Diario Agosto 2012
Diario Agosto 2012
1/08/2012
Qui conosco tanti compagni incontrati in tanti anni di carcere, ma mi sento ancora ugualmente spaesato. Il carcere in Italia è un universo con tanti pianeti uno diverso dall’altro.
2/08/2012
Ho rifiutato di stare in cella in compagnia ed ho dormito una notte nella saletta con il materasso per terra. E ieri mattina l’Assassino dei Sogni di Padova mi ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova e contestato rapporto disciplinare con l’immediata punizione dell’esclusione delle attività in comune. Comunque Zanna Blu muore, ma non si arrende all’Assassino dei Sogni.
Mafia Amministrativa Penitenziaria
Nessuno ha le mani pulite davanti all’ingiustizia (Don Oreste Benzi)
Che cos’è la mafia?
La mafia è una cultura e una mentalità che si può trovare da tutte le parti, persino fra gli incensurati e le persone “perbene”.
Prima di “riformare” il prigioniero bisognerebbe educare alla legalità i funzionari dal cuore nero del Dipartimento Amministrativo Penitenziario, che un bel giorno, senza rispettare la normale procedura che prevede la Legge, come un sacco di patate hanno ordinato di trasferirmi nel carcere di Padova, dove sono stato costretto, per mancanza di posti, a dormire per terra in una saletta di ricreazione insieme ad un altro compagno.
Eppure l’articolo 42 comma 2 O.P. stabilisce:
- Nel disporre i trasferimenti deve essere favorito il criterio di destinare i soggetti in istituti prossimi alla residenza della famiglia.
Ed anche l’articolo 83 comma 1 del Regolamento di esecuzione O.P. stabilisce:
- Nei trasferimenti per motivi diversi da quelli di Giustizia o di sicurezza si tiene conto delle richieste espresse dai detenuti e dagli internati in ordine alla destinazione.
Questi tipi di burocrati mafiosi si annidano nella Pubblica amministrazione, non sparano e non usano la forza fisica, ma usano quella psicologica e ordinando un trasferimento non voluto, senza una seria motivazione, di un detenuto da un carcere all’altro, fanno del male al prigioniero e ai propri famigliari.
E interrompono il trattamento e le relazioni sociali che con fatica il prigioniero si era costruito con la Direzione dell’istituto di provenienza, con il volontariato e i propri compagni, e questo è da vigliacchi.
La mafia amministrativa penitenziaria è mostruosa, cattiva e sadica. I suoi funzionari la giustificano con la parola magica che serve per la sicurezza delle carceri.
Purtroppo il destino non dipende da noi, dipende da noi solo come lo viviamo, ed io deciso di vivere lottando contro la mafia amministrativa penitenziaria.
3/08/2012
Dentro l’Assassino dei Sogni è difficile essere se stessi, io ci provo sempre e dico quello che penso e penso quello che dico. E ho detto all’Assassino dei Sogni che non sono stato io a scatenare questa “guerra”. Io non la volevo. Non l’ho cercata. Volevo solo che venisse rispettata la Legge dei “buoni” che stabilisce la cella singola per gli uomini ombra. Volevo solo un buco per poter stare in compagnia solo con me stesso per scrivere e leggere: solo questo!
4/08/2012
Ho preparato questa memoria difensiva per il Consiglio di disciplina di oggi:
Ai membri del Consiglio di Disciplina
della Casa di Reclusione di Padova
Oggetto:Memoriale difensivo
Il sottoscritto Carmelo Musumeci, espone quanto segue:
premesso che nei paesi democratici non comandano gli uomini, ma le Leggi, l’istante, dichiara che con modalità pacifiche si è rifiutato di ubbidire ad un ordine illegale che avrebbe violato l’art. 22 del Codice Penale (isolamento notturno) e un’ordinanza del Magistrato di Sorveglianza di Voghera (vedesi propria cartella personale) che stabilisce nei propri confronti un’allocazione in una stanza singola.
Premesso che con il proprio comportamento l’istante ritiene di aver evitato e prevenuto l’insorgere e la diffusone di disordine in sezione;
Premesso che l’art. 79 del D.P.R. 30 giugno n 230 prevede:
“Il giudizio disciplinare dinanzi al consiglio di disciplina può essere sospeso allorché, per lo stesso fatto, vi è informativa di reato alla autorità giudiziaria.
p.q.m.
l’istante chiede la sospensione del giudizio disciplinare, in subordine che nei propri confronti non sia concessa nessuna sanzione, ma piuttosto che gli venga rilasciata una ricompensa per: “responsabile comportamento in situazione di turbamento della vita dell’istituto diretto a favorire atteggiamenti collettivi di regionevolezza”.
Grazie dell’attenzione.
05/08/2012
Io e il mio compagno di cella abbiamo scritto al direttore del carcere di Padova:
Gentile Dottor Pirruccio,
in questi giorni, nel l’ultimo numero di “Ristretti Orizzonti” ci è capitato di leggere alcune sue sensibili e illuminate dichiarazioni sull’articolo “Diritto all’amore della propria famiglia”. E abbiamo pensato di cogliere l’occasione per scusarci per il disturbo che abbiamo creato rifiutando la cella in compagnia.
Dottor Pirruccio, noi in carcere ci dobbiamo vivere e non possiamo proprio, ultimi arrivati, creare un precedente negativo e devastante per i nostri compagni di sventura.
Dottor Pirruccio, come saprà, nella sezione AS1 su 27 detenuti, compresi noi due, ci sono circa 20 ergastolani (né morti, né vivi) che non hanno quasi nessuna speranza. Hanno solo il “lusso” di una tomba singola. E non vogliamo nessun altro cadevere accanto a noi.
Dottor Pirruccio, ci creda, la nostra “pretesa” non è un lusso, ma una necessità di vita e di morte dettata anche dall’attuale assegnazione AS1 , perché in caso di eventuale futura declassificazione non abbiamo nulla in contrario ad adeguarci alle regole in materia dell’istituto.
Buon lavoro
Cordialità ,
Carmelo Musumeci
Agostino Lentini
06/08/2012
Ho scritto a Ornella Favero:
Cara Ornella,
mi ha fatto piacere conoscerti e vedere il tuo sorriso illuminare l’Assassino dei Sogni.
Ornella, non posso, fin quando sarò allocato nella sezione AS1 (ex e. i. v.) accettare di stare in cella in due quando attualmente in sezione, su 25 celle, 24 miei compagni sono in stanza singola.
Neppure io sono così “libero” e “forte” da poter creare un precedente così negativo per i miei compagni.
Ornella, nella sezione AS1 (ex e.i.v.) su 27 detenuti ci sono 20 uomini ombra (né vivi né morti), non posso tradirli, non hanno nessuna speranza, hanno solo il lusso della loro tomba. E non vogliono nessun altro cadavere accanto a loro.
Ornella, la mia non è omertà, ma è lealtà, perché io non combatto solo per me (se fosse solo per me potrei fare anche a meno), lotto soprattutto per i miei compagni perché ho un sogno:
l’abolizione della “Pena di Morte Viva”in Italia.
Ornella, però sappi che il giorno che sarò declassificato e che non farò più parte dei detenuti AS1 non avrò nessun problema a stare in stanza in compagnia. Te lo prometto.
7/08/2012
In carcere ti puniscono soprattutto quando hai ragione.
Mi hanno fatto il Consiglio di disciplina e mi hanno dato 15 giorni di punizione, il massimo dei giorni consentiti.
Fra quindici giorni siamo però a punto e daccapo perché io non mi arrendo.
Non l’ho voluta io questa guerra, l’ha voluta l’Assassino dei Sogni, ed io sono sicuro che sulla cella singola lo batterò.
8/08/2012
Finalmente ho potuto telefonare a casa, tutti sono contenti che mi trovo nel carcere di Padova, ma per me la cosa più importante è la cella singola che qui non ho e che per averla ora dovrò lottare con le unghie e i denti. Zanna Blu, per non essere rimproverato, non ha detto nulla a Lupa Bella e a Coda Bianca che è in punizione.
9/08/2012
Nonostante che il mare sia lontano nell’Assassino dei Sogni di Padova ci sono tanti gabbiani.
Al mattino mi svegliano e vedendoli volare mi fanno invidiare le loro ali.
Non so cosa darei per farmele prestare e volare via da queste mura che già odio.
10/08/2012
Ieri Lupa Bella e Coda Bianca sono venute a trovare Zanna Blu nel nuovo Assassino dei Sogni di Padova.
Dopo il colloquio Zanna Blu è ritornato nella sua cella di punizione pieno d’amore e di speranza, perché più si ama e più si viene amati.
11/08/2012
Zanna Blu non si arrende.
E ha scritto agli uomini dal cuore nero del Ministero di (in)Giustizia informandoli che a partire dal 27 agosto 2012 inizierà, con modalità assolutamente pacifiche, delle “fermate” con resistenza passiva durante il passeggio, oltre l’orario consentito, di dieci/venti minuti.
A volte in carcere per chiedere il rispetto della legge devi tirare fuori i canini e rizzare il pelo.
E Zanna Blu è uno dei lupi più forti (sic!) di tutti i lupi.
Almeno spero!
12/08/2012
Ho scritto al Direttore del giornale “Il Messaggero di Sant’Antonio”:
“Caro Padre Ugo,
mi hanno trasferito qui nel carcere di Padova e mi ha seguito la sua lettera che aveva indirizzato nel carcere di Spoleto. Qui ho già trovato delle difficoltà e sono subito stato messo in punizione 15 giorni. Padre Ugo, io non so pregare, ma so lottare e continuerò a farlo anche da qui, per fare sapere ai buoni che il vero miracolo di Gesù è stato portare il perdono fra gli uomini. I “buoni” però non perdonano e continuano a considerare alcune persone cattive e colpevoli per sempre, tanto da murarle vivi per tutta la vita, senza neppure la compassione di ucciderci.
Padre Ugo, se non ci sono spiragli non si può vedere nessuna luce e gli uomini ombra (così si chiamano gli ergastolani ostativi fra di loro) in questa vita non hanno nessuna speranza.
Che l’amore sia sempre con lei.
Un sorriso fra le sbarre.
Carmelo
13/08/2012
La cosa più importante in carcere è non farci l’abitudine ed io non ce la farò mai.
Ed anche se per me non c’è nessun futuro, io continuerò a cercarlo nei miei pensieri e nel mio cuore.
14/08/2012
Fra due giorni finiscono i 15 giorni di punizione e sono curioso di sapere dopo che fine mi faranno fare. Sono determinato a non salire in sezione se non mi danno la cella singola. Ed ho scritto al Direttore: “La legge che piaccia o no è giusto che venga rispettata”. Purtroppo ormai in Italia solo i delinquenti rispettano la legge, sic!
15/08/2012
Domani finisco la punizione e poi saprò che intenzione avrà l’Assassino dei Sogni.
Zanna Blu è già pronto a lottare con i denti, le unghie e con i suoi quintupli salti mortali. Per lui tutto è facile, tanto poi le punizioni le sconta il suo scrittore, sic!
16/08/2012
Nonostante oggi abbia finito la punizione non mi stanno mandando al passeggio insieme agli altri dell’As1. Rimango in punizione, in attesa che lunedì ritorni il direttore dalle ferie, sic!
Ed ho deciso di aspettare non facendo casino per dimostrare che sono un detenuto modello!
17/08/2012
Ho ricevuto questa lettera:
Ergastolani e sconti di pena
Ho letto il suo recente appello, pubblicato dal “Corriere della Sera” del 22 luglio 2012 sull’abolizione del carcere a vita e mi rendo conto del dramma che sta vivendo, ma penso anche alle vittime. Per giustificare questa richiesta lei sostiene due argomenti fondamentali: l’abolizione servirebbe a dare una “seconda possibilità che ogni persona merita” e dopo molti anni di carcere “un detenuto non può essere mai lo stesso di quando fu arrestato”.
Sembrerebbero argomenti molto convincenti se non fosse che anche le vittime (sepolte) degli ergastolani sono molto cambiate, ma non potranno mai avere una seconda possibilità e non sono certamente più le stesse di quando erano vive.
Purtroppo, chi commette un reato gravissimo sa perfettamente a che cosa va incontro, ma spera di farla franca. Non le sembra troppo facile, dopo la cattura e la condanna, chiedere uno sconto di pena cambiando le regole del gioco?
Tutti gli altri cittadini che hanno sempre rispettato le regole del vivere civile a quali “sconti” hanno diritto?
Gradirei molto una sua risposta.
Distinti saluti.
E. C.
Ho risposto:
Ciao E.,
scusa il tu ma mi trovo meglio e scusa anche se ti rispondo in ritardo, ma per esigenze loggistiche i burocrati del Ministero hanno deportato molti uomini ombra in tutti i carceri sparsi in Italia.
A me è toccato il carcere di Padova e mi è stato dato subito il benvenuto:
15 giorni di punizione, il massimo, per avere chiesto il rispetto della legge.
Questa però è un’altra storia come dovrebbe Zanna Blu, il protagonista del mio ultimo libro (Gabrielli editori).
E adesso passo subito a rispondere alle tue domande.
Io non chiedo nessun sconto di pena, se volessi uscire lo potrei fare anche domani mattima, basterebbe che mettessi un altro in cella al posto mio, chiedo solo di sapere quando finisce la mia pena, perché è inutile fare sopravvivere un uomo in attesa della morte, meglio avere la pietà di ammazzarlo subito.
E., è difficile capire persone lontane dalla tua realtà, dal tuo modo di pensare e di vivere, ma devi sapere che in carcere ci sono tanti colpevoli incolpevoli.
E molti hanno preso l’ergastolo ostativo fra guerre di bande, dove ammazzi o vieni ammazzato.
In tutti i casi la peggior delle pene, quella più dolorosa, è il perdono sociale, perché ti fa uscire fuori il senso di colpa che hai nel cuore.
Buona Vita.
Ti mando un sorriso fra le sbarre.
18/08/2012
Mi ha scritto Marco dalla Sicilia:
Ciao Carmelo, è passato un po’ di tempo dall' ultima lettera, ho rimandato, rimandato e alla fine per colpa mia ci siamo persi.
Ti ho pensato tanto in questi giorni e così ho pensato di mandarti due righe.
Oggi è una giornata particolare e forse quaggiù in Sicilia lo è ancora di più. I miei figli sono a Palermo stanno camminando per la città, pregano, partecipano a incontri, cantano, conoscono nuovi giovani nella speranza di un mondo nuovo nel ricordo di quella orribile giornata di 20 anni fa che vide la morte di Paolo e degli uomini della sua scorta.
Io e mia moglie invece siamo rimasti in comunità, abbiamo accolto un nostro amico che può uscire con l' art 21, è iniziata un' esperienza a casa nostra con gli adolescenti, ci teniamo che nella nostra famiglia con tutti i nostri limiti e difetti e per quel che possiamo, riusciamo a dare una risposta di vita a chi è in difficoltà.
Stamattina ho pensato di chiederti di lanciare un appello con la passione con cui stai portando avanti la lotta all' ergastolo ostativo e a cui tanti stanno aderendo; chiedi a tutti i detenuti di dissociarsi dalla logica della violenza che ha portato alla tristezza delle stragi, chiediamo allo stato di fare luce su tutti i responsabili con il colletto bianco e di allontanarli dalle stanze dei bottoni, uniamoci tutti all' appello di un mondo nuovo che in questi giorni riecheggia….dai, diamo un bel segnale ai nostri giovani in modo che facciano una società più bella e più giusta di quella che gli abbiamo presentato, una società che ci permetta di superare il carcere e dove tutti possano essere protagonisti del cambiamento.
Ti mando queste righe con semplicità, spero siano l' occasione di riaprire il dialogo interrotto per mia pigrizia.
TI abbraccio!
Marco
Ho risposto:
Caro Marco,
io e molti miei compagni non abbiamo nessun problema a dissociarsi della “violenza”, molti lo hanno fatto tanto tempo fa.
Piuttosto è lo Stato-Mafia che non l’ha ancora fatto e penso che non lo farà mai perché poi con chi se la prenderebbe quando piove?
Marco, non ti fare condizionare dai media, ragiona con la tua testa perché molti mafiosi sono propri quelli che lottano contro la mafia per essere più mafiosi di loro.
E se non credi a me puoi credere almeno alle parole di Paolo Borsellino: “Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”.
Marco, devi sapere che molti entrano in carcere per avere commesso dei crimini senza essere criminali, invece molte persone perbene non commettono nessun crimine, ma sono criminali più di tutti gli altri.
Marco, io sto già combattendo da molti anni contro la mafia (quasi da solo perché altri preferiscono prendersela e infierire con i pesci piccoli che sono in carcere che dopo averli usati li hanno murati vivi).
Marco, comunque la pensi, devi saper che c’è una strategia in comune fra lo Stato-Mafia e la Mafia-Stato.
Entrambi hanno interesse che l’ergastolo in Italia non sia mai abolito perché in caso contrario il primo perderebbe un comodo nemico da sfruttare politicamente e il secondo perderebbe il suo esercito.
Marco, devi sapere che se alcuni criminali avessero una speranza di rifarsi una vita molti abbandonerebbero le organizzazioni malavitose levando l’acqua ai pescecani.
Marco, aiutami a lottare contro la mafia e i professionisti dell’antimafia e se non lo farai lotterò da solo perché io non ho paura né dell’uno né dell’altro.
Marco, che l’amore sia sempre con te e la tua famiglia.
Buona vita.
19/08/2012
Giovedì è venuta a trovarmi da Perugia la mia figlia del cuore con suo marito ed il mio cuore è andato via con loro due. Ed io sono rimasto da solo, senza il mio cuore. Me lo riportano giovedì prossimo perché mi vengono a trovare di nuovo.
20/08/2012
Mi hanno detto che la mia punizione non finisce neanche oggi, siamo già a 20 giorni! Speriamo non finisca la mia pazienza.
Ho riletto un po’ di posta che ho ricevuto ultimamente e mi sono soffermato a riflettere su questa bella frase che mi hanno scritto:
“Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore.” (Anonimo).
21/08/2012
La lotta paga sempre.
Zanna Blu, dopo una denuncia e tre rapporti disciplinari ha ottenuto, la cella singola.
E di fronte alle sbarre della sua finestra ha un bellissimo albero.
È la prima volta che Zanna Blu vede un albero vivere dentro l’Assassino dei Sogni, fra sbarre e cemento. Chissà che non sia di buon auspicio.
22/08/2012
Oggi dopo tanto tempo ho iniziato di nuovo a lavorare al romanzo che avevo iniziato a scrivere nel carcere di Spoleto. Non è facile vivere quando non hai più futuro, ma io ci provo scrivendo la vita dei protagonista dei miei romanzi.
23/08/2012
Ho ricevuto una lettera di Grazia che mi ha fatto sorridere:
“Carissimo Carmelo, ti ringrazio per avermi scritto ancor prima di ricevere la mia lettera di costernazione che ti ho spedito, mi pare giovedì scorso. Sì, stamattina quando ti ho letto mi hai messo di buon umore, tu sei uno di quelli che sanno rendermi felice… e il fatto che sei in punizione vuol dire che stai bene, a tuo modo… e sei vivo e vegeto…”
24/08/2012
Ieri Lupa Mita e Lupo Francio sono andati di nuovo a trovare Zanna Blu e gli hanno portato da mangiare una lepre delle nevi e tanto amore.
25/08/2012
L’ex Presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida mi ha scritto questa lettera:
Gentile Signor Musumeci,
ho ricevuto la Sua lettera aperta.
Il mio effettivo pensiero è che la pena dell’ergastolo possa essere considerata non contraria alla Costituzione solo se esistono e funzionano istituti- come la liberazione condizionale- che consentono, nel caso di effettuazione positiva del “percorso” rieducativo, di recuperare la libertà. Se non vi fosse nessuna possibilità di recuperare la libertà, sarebbe negata la funzione rieducativa cui la pena deve sempre tendere. Ciò è stato affermato anche dalla Corte costituzionale (sentenza n. 161 del 1997).
Da questo punto di vista, personalmente non trovo giustificata né conforme alla Costituzione la disciplina che, per i condannati per certi delitti, ammette la concessione della liberazione condizionale solo a coloro che collaborano con giustizia, salvi i casi di collaborazione “impossibile” o “inesigibile”. È vero che la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la relativa questione (sentenza n.135 del 2003), ma personalmente ritengo tale pronuncia non convincente. È vero infatti che la collaborazione è rimessa alla volontà dell'interessato, ma non mi sembra giustificato escludere in ogni caso che, anche in assenza di collaborazione, possa ritenersi in concreto il ravvedimento del condannato.
Mi auguro che la questione possa essere riproposta all’esame della Corte, o altrimenti risolta dal legislatore.
Cordiali saluti
Quell’ingrato di Zanna Blu ha sussurrato al mio cuore: “Non poteva pensarci prima quando era ancora Presidente della Corte Costituzionale.” Sic!
26/08/2012
Francesca mi ha fatto commuovere come un bambino. E mi ero dimenticato come si commuovono i bambini.
(…) Nel dipinto ci sono tutti i personaggi della tua vita, Carmelo: la luna, l’amore della tua vita, Occhi Neri, Coda Bianca, il cuore che simboleggia la tua anima libera fuori dalle sbarre. Il mio dipinto è solo una forma di comunicazione per manifestare e rendere noto a chiunque le condizioni del carcere ostativo, vuole diffondere il problema dell’ergastolo e della pena di morte viva e di chi sogna e spera di tornare ad essere un uomo libero. (…) La tua condizione rende attive molte persone e dà possibilità a chi vuole essere buono di esserlo, come vedi, sei capace di fare il bene pur non accorgendotene, e il bene alimenta altro bene. (…)
27/08/2012
Ho scritto a Francesca:
(…) Non ti preoccupare per me, ci sono abituato ad essere punito dagli umani, pensa che ho finito la punizione di 15 giorni, ma sta durando perché il direttore è in ferie e nessuno si vuole prendere la responsabilità di cosa fare con me, sic! Tutta colpa di Zanna Blu, lui fa il lupo cattivo e poi sta a me pagare i suoi errori.
28/08/2012
La lupa di clausura Suor Grazia è riuscita a raggiungere Zanna Blu anche nell’Assassino dei Sogni di Padova e gli ha scritto:
(…) Tua figlia Barbara è qualcosa di speciale, è meraviglioso quanto ti ha scritto per il tuo compleanno, mi ha colpito molto il suo affermare che sei troppo speciale per non avere qualcosa di più dalla vita, ”perché arrivi al cuore di chiunque ti dia la possibilità di farti conoscere e sono tanto orgoglioso di te.” È meraviglioso che una figlia dica così di suo padre.
Ed è proprio vero, tu arrivi al cuore delle persone, anche per me è stato così !”.
Che cosa avrà mai di speciale quel ruffiano di Zanna Blu che si tiene l’anima con i denti e che fa passare tutti i guai che combina, con quei cazzi di quintupli salti mortali, a me?
29/08/2012
Mi è arrivato il volantino del Convegno che si svolgerà a Roma in una Sala del Senato della Repubblica il 2 ottobre 2012, dal titolo “Ergastolo e Democrazia” con la partecipazione di Stefano Anastasia, Nadia Bizzotto, Emma Bonino, Gherardo Colombo, Roberto di Giovan Paolo, Luciano Eusebi, Francesco Ferrante, Giuseppe Ferraro, Salvo Fleres, Carlo Fiorio, Agnese Moro, Andrea Pugiotto, Paolo Ramonda e Eligio Resta.
Spero che questo convegno possa servire a sensibilizzare l’opinione pubblica per l’abolizione della “Pena di Morte Viva” in Italia.
Sono particolarmente contento che a rappresentare gli uomini ombra ci sarà il mio Angelo.
È molto bella anche la frase nella locandina: “Non si può togliere la vita,facendo dell’esistenza un guscio d’acciaio vuoto, lasciando blindato l’uomo. Il grado di sviluppo di un Paese si misura dallo stato delle sue carceri e delle sue scuole, quando le carceri saranno scuole e le scuole non saranno carceri, tanto più prossimo sarà quel grado alla democrazia.
La pena deve essere un diritto, quello di poter ripensare il valore della vita, il senso dell’esistenza, i limiti e i legami dell’umano. Il carcere a vita è la follia della democrazia”.
30/08/2012
Ho ricevuto questa lettera dal carcere di La Spezia: a volte penso che le persone perbene siano più numerose dentro che fuori:
Carissimo Carmelo,
perdonami di non averti risposto alla tua lettera ma per la questione di mio padre sto attraversando un periodo dove per la prima volta mi sento impotente di aiutare una delle persone più importanti della mia vita, ma con questa mia lettera non voglio comunicarti sconforto, voglio congratularmi con te per lo splendido libro che è Undici ore d’amore, solo una persona speciale e VERA Poteva descrivere così alla perfezione tutto ciò che si prova a trascorrere 11 ore da uomo libero insieme alla propria famiglia dopo 20 anni di carcere.
Volevo farti i complimenti Carmelo, hai veramente una famiglia meravigliosa ma non sottovalutarti: tu sei speciale tanto quanto lo sono loro e, credimi Carmelo, non devi sentirti in colpa perché tu non sei un padre ombra, per quello che può contare il mio parere tu sei un gran padre che lotta da grande uomo per riabbracciare la propria famiglia una volta per tutte da uomo libero. Continua a lottare Carmelo perché un giorno tutto questo diventerà realtà.
Un abbraccio con grande stima da Massimiliano per un Grande Uomo
31/08/2012
Ho scritto questa lettera:
(…) Grazie di avere dato voce alla rottamazione della sezione AS1 di Spoleto e alla deportazione dei suoi uomini ombra nei vari carceri d’Italia(…) Riguardo alla vera motivazione del nostro trasferimento ho delle perplessità perché nel carcere di Spoleto avevamo creato un bel gruppo di uomini ombra che combattevano per l’abolizione dell’ergastolo. E forse stavamo diventando troppo “pericolosi”e ci hanno sparpagliati per dividerci e distruggerci. Forse l’attività di comunicazione degli uomini ombra del carcere di Spoleto per l’abolizione della “Pena di Morte Viva” in Italia stava dando troppo fastidio. E il nostro trasferimento è stato solo una ritorsione. Forse al DAP ha anche fatto paura l’iniziativa in rete che si sta attuando con le numerose adesioni della società civile per l’abolizione dell’ergastolo. È risaputo che l’uomo ombra che pensa, legge e scrive fa molto paura all’Assassino dei Sogni. (…) che ne pensi?
Per scoprire le vere ragioni del trasferimento degli uomini ombra di Spoleto ti consiglio di leggere l’art.66 dell’OP: (…) La soppressione degli istituti penitenziari nonché della sezione (come nel caso di Spoleto) sono disposte come decreto ministeriale). Sarebbe interessante scoprire l’esistenza di questo decreto per leggere la vera motivazione, ma dubito persino della sua esistenza sic!
Forse saprai già che appena arrivato nel nuovo Assassino dei Sogni ho preso 15 giorni di punizione, ma questa è un’altra storia come direbbe Zanna Blu sic!
Un sorriso fra le sbarre.