Diario Novembre 2012

Diario Novembre 2012

1/11/2012
Ho scritto a Giampaolo, sostenitore senza se e senza ma del “ius talionis”:
(…) Mi dispiace di non riuscire a farti cambiare idea.
Che altro posso dirti?
Innanzi tutto io non mi sono mai lamentato di essere in carcere e non ho mai chiesto perdono a nessuno perché i giudici sulla mia motivazione di condanna hanno scritto che contro alcuni avversari, dopo avermi sparato sei colpi di pistola (tutti andati a segno) e tentato di darmi fuoco con la benzina, ho usato la legge che ho appreso nell’ambiente in cui ho vissuto e mi sono fatto giustizia da solo.
Se continuo a ululare alla luna dalla mia finestra è solo perché pretendo di sapere quando finisce la mia pena.
Riguardo al resto posso capire l’odio, il rancore e il senso di vendetta di una vittima di un reato, ma non la capisco da parte dello Stato o di qualsiasi altro cittadino.
Comunque se questo ti fa sentire bene, felice e più sicuro che nel tuo paese murano le persone per tutta la vita senza la compassione di ammazzarle prima sono contento per te.
E lo dico sinceramente e con tutto il cuore perché mi fa bene sapere che la mia sofferenza e quella dei miei familiari ti fa bene.
Buona vendetta e forse come la chiami tu “buona giustizia”.
Il mio cuore ti manda un sorriso fra le sbarre.
E spero che non ti dispiaccia se continuo ancora a sorridere.

2/11/2012
Mi hanno autorizzato a frequentare la redazione di “Ristretti Orizzonti”. Sono il primo detenuto AS1 che ci riesce e mi sento fortunato, un privilegiato e anche felice. La cosa però mi spaventa anche un po’…

3/11/2012
Ho scritto a Gerti:
A me lo speciale su Rai Uno non è piaciuto perché non hanno detto che il Ministero di Giustizia ha negato ai giornalisti della Rai di intervistarmi. E loro sono stati costretti a realizzare la trasmissione con una intervista sceneggiata (forse sarebbe meglio dire con una intervista ombra).
Le parole erano le mie, ma lui era un attore e sinceramente avrebbero potuto prenderne uno più bravo e più giovane. Comunque speriamo almeno di aver dato un po’ di voce alle nostre ombre sic!
Un affettuoso abbraccio fra le sbarre.

4/11/2012
L’altro giorno il cuore di Zanna Blu ha fatto un quintuplo salto mortale d’amore perché ha ricevuto una bellissima notizia da Suor Grazia:
-Mio carissimo Carmelo è sera e sono appena entrata nella mia cella. Il mio sguardo si posa sul tavolino dove ci sono le tue buste colorate con le foto stupende che mi mandi sempre, tra queste c’è un foglio che riempie il mio cuore di una grande gioia, è il permesso datomi dal direttore per venirti a trovare. Il mio, o meglio oserei dire il nostro, sogno diventa realtà. Giovedì 8 novembre vengo a trovarti. Con affetto grande. Suor Grazia o.p.
PS. L’amore è come una pioggerella d’autunno: cade piano, ma fa straripare i fiumi

5/11/2012
Sto preparando il primo esame: “Storia della Filosofia Antica” con il libro primo della Metafisica di Aristotele e mi sto divertendo. So già che la Filosofia non mi darà nessuna risposta ma studiarla mi aiuterà a farmi delle domande. E spesso nella vita di un uomo le domande sono più importanti delle risposte.

6/11/2012
È proprio vero che quando incontri un amico trovi un tesoro. Mi ha scritto Matteo da Beit Sahour (Bethlehem):
(…) Leggo spesso il tuo sito, lo apro almeno due o tre volte al giorno per vedere l’avanzamento della petizione. L’ho inoltrata ancora una volta ad amici e conoscenti, anche all’estero. Continuiamo dai, io ti assecondo. (…) Non mollare Carmelo, ti stai muovendo sempre bene, ma l’impresa che hai deciso di affrontare è tosta.
Ricorda cosa diceva Beccaria nel suo notissimo testo: “L’opinione è il vero collante della società”.

07/11/2012
Nel gergo dell’Assassino dei Sogni ci sono tante brutte parole, quella più odiosa è la parola “trattamento” perché ti fa sentire una cosa.

08/11/2012
L’incontro con suor Grazia è stato bellissimo. Lei è graziosa, delicata e gracile. Tutto cuore e anima. Mi è sembrato un uccellino che ha preso il mio cuore per nido per tutta la durata dell’incontro. Bella, solare e buona. Piena d’amore di Dio. Solo le persone come lei mi fanno venire il dubbio che forse Dio esiste. Mi ha raccontato che c’era un ladro che andava a rubare l’elemosina al loro convento. Loro invece di chiamare i carabinieri gli hanno lasciato un bigliettino con scritto: “Se hai bisogno vieni da noi”. E i furti sono finiti. Penso che questo sarebbe un bel metodo per sconfiggere la criminalità.

09/11/2012
A volte ho paura che le persone che mi vogliono bene non capiscano che se urlo, provoco e lotto contro l’Assassino dei Sogni è perché provo a difendere me stesso e i miei compagni. E soprattutto perché non voglio che lui mi trasformi in un mostro.
Piuttosto di diventare un “onesto disonesto” preferisco continuare ad essere quello che ero quando sono entrato: un “criminale onesto”.

10/11/2012
Claudio mi ha scritto una bella lettera e mi ha riportato le parole di suo figlio di pochi anni che mi hanno commosso:
(…) La tua lettera è stato un bellissimo regalo, quando Monica mi ha detto che era arrivata una tua lettera è stato proprio un bel momento… poi a cena parlavamo di te e Francesco ci ha chiesto in modo molto chiaro e deciso: …Ma quand’è che liberano Carmelo?. Io sono stato un po’ spiazzato, subito mi è venuto da pensare ai tuoi nipoti, poi ho pensato a quanto Francesco è attento e ho risposto che prima o poi Carmelo verrà a dormire da noi. Francesco è stato contento della risposta perché per lui quando qualcuno viene a dormire da noi è festa”.
 
11/11/2012
Da quando esco dalla sezione per andare tutti i giorni alla redazione di “Ristretti Orizzonti” e vedere e parlare con i detenuti comuni, mi sembra di essere uscito da una tomba.
E mi sembra che devo di nuovo imparare a parlare, comunicare e pensare, perché 21 anni di carcere, nella sezione 41 bis prima ed AS1 adesso (ex EIV), lasciano il segno sia fisicamente che culturalmente.
L’altro giorno mi sono mi sono trovato davanti una trentina di ragazzi e ragazze di una scuola di Padova ed ho provato panico e paura. È stata una bella esperienza, troppo bella per essere vera. La cosa strana è che non riuscivo a capire quanti anni potessero avere quei ragazzini.

12/11/2012
Francesca è buona come San Francesco e con lei mi sento come il lupo che incontra il Santo.
Se ricordo bene, è l’episodio dell’incontro fra San Francesco e il lupo di Gubbio.
Francesca mi scrive sempre tante cose carine:
“Devo ammetterlo, sei entrato nel mio cuore e sei tu la musa ispiratrice dei miei versi riuscendo a trarre il meglio dalla mia anima, perché la tua situazione mi ha profondamente toccata, come quella di tutti gli “Uomini Ombra” (…)

13/11/2012
Marcolino è sempre di poche parole, semplici, concrete e umane:
(…) Non ho molto da dire perché ogni volta che leggo i materiali che ci mandi, ci trovo già tutto quello che vorrei dire! Mi sembra tutto così chiaro, così semplice, l’ergastolo ostativo è una tortura e il carcere è un’ assurdità: cosa ci vorrà mai per capirlo? Eppure l’Assassino dei Sogni è il peggior sordo di tutti i sordi. E il fatto che gli unici che rispettano la legge siate voi, ergastolani ostativi, mi sembra la più assurda delle assurdità! (…)

14/11/2012
Da voce di stampa e di corridoio ci sono brutte novità, sembra che aprano due sezioni AS1 in Sardegna.
E che vogliano chiudere questa sezione di Padova.
Mi vedo già con lo zaino nelle spalle e le manette ai polsi, sic! Questa volta però mi opporrò, lo giuro, parola di “Uomo Ombra”. E lo farò con resistenza passiva con fermate ai passeggi, nei corridoi e nei locali dove sarò spostato durante la vita quotidiana nell’istituto.

15/11/2012
Oggi sono venute a trovarmi insieme mia figlia e il mio angelo. E hanno riempito d’affetto il mio cuore.

16/11/2012
Oggi inizia la Conferenza Mondiale di Science for Peace all’Università della Bocconi a Milano e tramite il mio angelo ho mandato queste poche righe al professore Veronesi:
Gentile Professor Veronesi,
Le mando queste poche righe tramite il mio angelo, Nadia Bizzotto, per ringraziarLa anche a nome di tutti gli uomini ombra considerati cattivi e colpevoli per sempre, murati vivi fra sbarre e cemento.
Grazie di aver dedicato quest’anno uno spazio a Science for Peace all’abolizione dell’ergastolo.
Lo so, non è facile aiutarci.
Non è neppure facile parlare di noi all’opinione pubblica. Ed è ancora più difficile lottare per l’abolizione della “Pena di Morte Viva” (come chiamiamo noi l’ergastolo ostativo), per questo non Le nascondiamo che la Sua autorevole voce, la Sua luce, la Sua umanità e sensibilità ci stanno riempiendo il cuore e la mente, e le nostre celle di speranza.
Professor Veronesi, oggi pensavo che è difficile che io un giorno riesca ad uscire da questa tomba, ma in tutti i casi voglio che Lei sappia che il Suo attivismo per l’abolizione della “Pena di Morte Viva” in Italia ci sta dando la possibilità di continuare ad esistere, perché senza la Sua voce, la Sua faccia e il Suo coraggio saremmo ancora più invisibili.
Le invio un sorriso fra le sbarre: dopo oltre ventun anni di carcere me ne sono rimasti pochi, ma uno a Lei glielo dono con tutto il cuore.

17/11/2012
Riguardo al mio articolo “Riparliamo del trasferimento degli ergastolani di Spoleto”, Alessandra mi scrive:
Caro Carmelo, mi viene in mente sai che cosa? Gesù che dice ai suoi apostoli, "Andate per il mondo e portate la mia parola, io sarò con voi". Forse le parole non sono proprio esatte ma il concetto è questo. Voi siete stati sparpagliati per tutta l'Italia, se ci pensi bene, le vostre possibilità e potenzialità si moltiplicano. Continuate a fare le stesse cose che facevate a Spoleto, avete dalla vostra parte l'esperienza che vi aiuterà a formare un gruppo come quello che è stato disfatto, in ogni parte dell'Italia. Forse tutto questo è nel destino di ognuno di voi. Forse colui che voleva distruggervi ha soltanto moltiplicato la vostra forza. Vivete questo episodio come un'opportunità di portare la vostra voce e la vostra capacità in ogni parte dell'italia.
Ti abbraccio di cuore Carmelo e continuo a dirti in bocca al lupo.

18/11/2012
In un paio di giorni l’albero che ho di fronte alle sbarre della mia finestra è rimasto senza foglie. Sono tutte per terra e volano da tutte le parti, sembrano delle lacrime, ma sono VIVE non MORTE come le mie.
Lui in primavera riprenderà a vivere mentre io continuerò invece a morire.


19/11/2012
Suor Grazia mi ha regalato una tuta, ma non me l’hanno fatta passare perché ha il cappuccio, ma Zanna Blu non è un tipo che si arrende facilmente ed ha presentato questo reclamo:

Al Direttore della Casa di Reclusione di Padova
Dottor Salvatore Pirruccio
Per conoscenza all’Addetto al magazzino, al Ministro della Giustizia e al Magistrato di Sorveglianza

Oggetto: reclamo (art.35 O.P.)

Il sottoscritto, Carmelo Musumeci, a sostegno del reclamo espone quanto segue:

premesso che non è facile descrivere la quantità di cose il cui possesso è vietato in carcere, per molte di queste non è neppure facile spiegare il perché siano vietate, ed è difficile persino svelare le ambiguità in sé illogiche in nome dell’arbitrio o per il solo piacere di dire no;

premesso che Suor Grazia, una Sorella di clausura del Monastero Domenicano di Pratovecchio, ha donato e spedito al sottoscritto una tuta con un semplice cappuccio incorporato;

premesso che l’Addetto del magazzino s’è rifiutato di consegnarla giustificandosi che esiste un ordine di servizio che vieta l’entrata di felpe con il cappuccio;

premesso che a quel punto il sottoscritto ha fatto notare all’Addetto al magazzino che aveva un cappuccio di lana in testa ed era assurdo che i berretti di lana elasticizzati, le sciarpe, i guanti fossero consentiti e le felpe con il cappuccio no (a mio parere è come vietare il possesso di coltello da cucina e autorizzare la detenzione di una pistola);

premesso che a proprio parere le restrizioni in carcere per motivi di sicurezza bisogna accettarle ma quando hanno una logica, perché in caso contrario l’esistenza in carcere di divieti senza senso nè scopo umiliano chi li ordina, chi li fa applicare e i detenuti che ubbidiscono

p.q.m.


l’istante chiede che sia modificato l’ordine di servizio che vieta il possesso di felpe e tute con cappuccio, o per coerenza che siano vietate le sciarpe, i berretti di lana, scalda collo, ecc. che sono molto più “pericolosi” sic!

In attesa di riscontro.
Carmelo Musumeci.

Padova 20/11/2012

Dio mi ha dato quella tuta e guai chi me la tocca. Zanna Blu non cede.

20/11/2012
Oggi finalmente sono riuscito a studiare tutta la mattina senza che nessuno dei miei compagni mi entrasse in cella a chiedermi istanze, consigli e pettegolezzi da condominio. Nel nuovo libro che ho iniziato a studiare dal titolo greco “POLEMOS” E dal sottotitolo “Filosofia come guerra” mi ha fatto sorridere questa frase di Platone:
“Molte cose SAPEA, MA TUTTE MALE”

21/11/2012
Sull’albero “Mita”non è rimasta neppure una foglia. E mi fa tanta tristezza vederlo così spoglio.
Chissà cosa starà pensando, ma forse per fortuna gli alberi non pensano e non fanno del male.

22/11/2012
Ho scritto a Susanna:

Cara Susanna,
Nadia mi ha regalato “Jailhouse Rock”, scrivendoci a matita nella prima pagina “Un piccolo regalo per te, perché tu possa vedere la sorpresa di pag.190”. Sono andato subito a vedere la pagina che il mio Angelo mi ha segnalato.
Ho letto quello che hai scritto.
E non so perché ma il mio cuore, non io, s’è commosso.
Forse perché hai ricordato a me tutti i miei sforzi che ho fatto in questi anni per sopravvivere.
Forse perché hai ricordato al mio cuore la verità che lui cerca di nascondere: (...) Chi invece è condannato all'ergastolo ostativo non farà niente di tutto questo. La sua vita si racconta in molte meno parole: entra in cella e resta lì fino a che non muore. È la pena della morte viva (…)”.
Forse semplicemente perché mi segui da tanti anni ed ho imparato a volerti bene. E i complimenti di coloro a cui vuoi bene smuovono sempre qualcosa dentro.
Buona vita

23/11/2012
Ieri Zanna Blu s’è preso una scorpacciata di coccole da Coda Bianca, alla faccia del suo fidanzato Lupo Federico.
Quando mi viene a trovare mia figlia mi sento l’uomo ombra più felice di tutta l’umanità.

24/11/2012
Ho ricevuto la prima lettera scritta con le sue mani da mio nipotino Lorenzo:
- Ciao Nonno, come stai?
Io e Michael tutto bene.
A scuola sono molto bravo, prendo sempre 10 e lode.
La mamma e papà ti mandano un bacione. Grazie x le figurine. Ti voglio bene.
Lorenzo Musumeci
1 A è la mia classe.

25/11/2012
Francio, l’amico che tutti vorrebbero avere, mi ha scritto:
“ (…) L’amicizia con te, l’esperienza di questi anni, il convegno in Senato, mi hanno fortificato nella convinzione che avevo prima:
“Il carcere è un luogo da cui stare alla larga perché produttore di sofferenza.
Senza farti venire troppo magone, anche all’inferno non sarai mai solo e troverai persone disposte a correrti vicino”.


26/11/2012
Ho scritto al Prof Giuseppe Ferraro:
Giuseppe Caro,
credo che spesso hanno più bisogno di scriversi frequentemente le persone che non hanno altro modo per sentirsi vicino.
Io invece con te non ne ho bisogno perché ti sento ugualmente vicino con il cuore e la mente.
E poi ho anche Nadia che mi parla sempre di te, mi ha scritto una lettera per raccontarmi della Conferenza di Milano: “(…) Intorno a mezzogiorno parla il nostro Giuseppe Ferraro: un discorso che incanta la platea, tutti in silenzio come non mai ascoltano le meravigliose parole che escono dalla bocca, passando dal cuore, di questo uomo. Gli applausi si sprecano… Giuseppe ha fatto gran colpo, anche fra gli studenti. Non lo dico solo io, che posso essere di parte, ma quello di Giuseppe Ferraro è stato senz’altro il miglior intervento di tutta la Conferenza! Eppure di interventi belli ce ne sono stati… (…)”.
Giuseppe caro, non so se riusciremo mai a sconfiggere la “Pena di Morte Viva” in Italia, ma so che ce la stiamo mettendo tutta.
Ti abbraccio con affetto. Il mio cuore pure.
Carmelo
PS Sto studiano il libro di Umberto CURI “Pòlemos”- Filosofia come guerra- e questo CURI non parla chiaro e semplice come te sic!

27/11/2012
Ho scritto a Sergio D’Elia:
Ciao Sergio,
Nadia mi ha scritto di te e di quanto sei stato bravo, incisivo e concreto nel tuo intervento alla Conferenza Scienze for Peace.
Inutile dirti che sarei molto orgoglioso di avere la tessera di “Nessuno tocchi Caino”.
Mi è molto piaciuta la tua affermazione nella rassegna stampa “Io dubiterei sempre di una collaborazione resa sotto ricatto. Non è genuina, chissà se è veritiera, comunque è indotta da uno stato di estorsione che si qualifica come una tortura. Le torture non sono solo fisiche. Anche mettere qualcuno in stato di costrizione perché parli incorre nella definizione di tortura che danno la Convenzione internazionale e la Convenzione europea contro la tortura”.
Sergio, vorrei lanciarti una proposta provocatoria: perché “Nessuno tocchi Caino”non lancia una moratoria per i morti vivi che sono dentro da più di vent’anni e hanno chiuso con il passato?
Per avere una speranza, una sola.
Un abbraccio fra le sbarre.

28/11/2012
Ho scritto a Serena, della Fondazione Veronesi:
Ciao Serena,
ho letto l’intervista che hai fatto al mio angelo (Nadia Bizzotto) e la tua domanda “Chi è questo Carmelo Musumeci che dà nome al sito?” mi ha fatto sorridere, riflettere e mi ha spiazzato, non so neppure io di preciso perché. Forse perché non so neppure io chi sono. È ormai da molti anni che mi sento un uomo ombra e la tua semplice domanda mi ha buttato nel panico, perché sai a forza di sentirti dire che sarai colpevole cattivo per sempre incominci a crederci e non mi sono più domandato chi sono.
Poi arrivi tu, con quella cazzo di domanda: “Chi è questo Carmelo Musumeci ?” e capisco che non so neppure più io chi sono.
Ci penserò un po’ e forse un giorno te lo dirò… appena riuscirò a saperlo.
Buona vita
Un sorriso fra le sbarre.

29/11/2012
La speranza per un uomo ombra può essere uno svantaggio perché non puoi avere più nessuna fiducia nella vita se non hai più nessun futuro.
Eppure in questi giorni non riesco a non sperare che a Natale vado in permesso perché il magistrato di sorveglianza non mi ha ancora rigettato la richiesta.

30/11/2012
Quando mi chiudono il blindato sento sempre il desiderio di trovarmi tutto da un’altra parte.
Il blindato non è come una porta assomiglia più al coperchio di una barra di ferro.
Molti ergastolani sono morti, ma probabilmente non lo sono io invece purtroppo lo so.

 

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