La Comunità Papa Giovanni XXIII risponde a Carmelo Musumeci sullo sciopero della Messa di Pasqua
La Comunità Papa Giovanni XXIII
risponde a Carmelo Musumeci
sullo sciopero della Messa di Pasqua
Carissimo Carmelo, ho appreso la notizia della tua proposta di fare lo sciopero della Pasqua. Capisco la tua disperazione. La costituzione all’articolo 27 parla di educazione del reo. Ciò è impossibile per chi come te è imprigionato a vita. Carmelo, capisco il tuo dolore e la tua voglia di una giustizia educativa. Don Oreste sin dall’inizio ha riconosciuto la tua protesta e come tu sai la comunità Papa Giovanni XXIII ha sostenuto questa battaglia con te e insieme a chi come te subisce questa forma vendicativa della giustizia. Tu hai anche avuto la grazia di conoscere don Oreste di persona in diverse occasioni. Don Oreste non ha mai rinunciato a combattere dando la vita per ciò che credeva. Don Oreste era un uomo amante della vita sostenendo la battaglia a favore dei bambini impossibilitati a nascere, degli orfani, delle ragazze schiavizzate e costrette alla prostituzione, dei tossicodipendenti, dei carcerati, dei givani, dei barboni, degli anziani ecc.
Molte battaglie don Oreste le ha vinte, perché oltre a viaggiare per il mondo senza stancarsi mai, da “instancabile apostolo della carità” come lo ha definito Benedetto XVI ha anche confidato in Dio fino alla fine, con preghiere, suppliche e digiuni. Per chi lo conosce sa che pregava sino a 6/7 ore al giorno, in macchina, in aereo, sulla strada.
Carmelo, non otterrai niente con la proposta dello sciopero della Pasqua. Carmelo uniamoci nella preghiera, e trasformiamo le carceri in luoghi di preghiera. Il 28 Aprile del 2013 a Rimini le maggiori associazioni cattoliche sono impegnate in un pellegrinaggio nazionale ove si pregherà con voi e per voi. Come ogni anno si pregherà sulla strada dal carcere di Rimini sino al centro città, e con la stessa traccia di preghiera nelle varie carceri Italiane e in molti conventi abitati da fratelli e sorelle consacrate. Proprio queste persone che si sono definiti “Reclusi per Amore” pregano per tutti, anche per questa causa. Allora carissimo Carmelo oltre che a dissociarci inevitabilmente dalla tua proposta, ti invitiamo con affetto e stima a organizzare una preghiera forte che salga a Dio e che animi tutti gli uomini. Carmelo abbiamo bisogno che tu continui a gridarci giustizia e ti ringraziamo perché sei di grande stimolo. Però ti supplico, cambia strategia e ti consiglio proprio di partire dal giorno più bello dell’anno, la Santa Pasqua, il giorno della resurrezione.
Don Oreste era solito dirci che se la gente sapesse e conoscesse ciò che avviene nella messa, farebbe la fila per entrare. Don Oreste ha realizzato il sogno di un popolo nuovo qual è la comunità Papa Giovanni XXIII proprio attorno all’eucarestia che il Vaticano II ha definito “fonte e culmine di tutta la vita cristiana”. Carissimo abbiamo avanti a noi da portare avanti battaglie enormi per la giustizia su questa terra e ti chiedo davvero di parteciparvi in questa forma mite, ma forte.
P.S. Carmelo non pensare di fare ciò solo se hai la fede: se ritieni di non avere fede, la fede la mettiamo noi e vedrai che prima o poi Dio ci ascolterà e qualcosa cambierà!
Presidente Comunità Papa Giovanni XXIII
Giovanni Paolo Ramonda
26 marzo 2013
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