Diario Luglio 2013
Diario Luglio 2013
01/07/2013
Cinzia, una insegnate, ha fatto leggere il mio ultimo libro “Zanna Blu”, con la prefazione di Margherita Hack (che si può ordinare anche tramite questo indirizzo zannablumusumeci@libero.it che mi cura il mio angelo, anche i diavoli a volte ne hanno uno) a una sua alunna di dodici anni e la sua recensione mi ha fatto piacere e sorridere.
E il suo scrittore è contento che finalmente Zanna Blu abbia trovato qualcuno che gliele dice sul suo brutto muso:
- A me questo libro è piaciuto molto perché c’erano molte avventure strabilianti, però secondo me era un po’ troppo sdolcinato fra Lupa Bella e Zanna Blu. Io lo consiglierei a tutti, particolarmente a quelli a cui piacciono le storie d’amore, d’avventure mitologiche. (Chiara 12 anni)
02/07/2013
Spesso domando al mio cuore se vale la pena di vivere questa vita che vedo morire giorno dopo giorno, senza nessuna possibilità di cambiarla.
E lui mi ha chiesto di smettere di fargli queste domande difficili da un miliardo di dollari sic!
03/07/2013
Nel libro per l’esame di Filosofia Morale che sto preparando, mi ha colpito, ironicamente, questa frase: “Se si è buoni e si è virtuosi si è anche liberi”.
04/07/2013
Le parole di Giulia mi hanno fatto bene:
- È crudele la condizione di un sepolto vivo a cui vengono tolte anche la solitudine, il silenzio, la possibilità di pensare, creare, lasciare uscire la fantasia da quelle sbarre. Spero che sia un provvedimento provvisorio, ho visto che tanta gente sta lottando per voi e mi auguro che le persone che stanno dalla vostra parte aumentino. A te auguro di continuare a resistere, sperando che a forza di lottare per i sogni di quelli che verranno dopo di te riesci a trovare un po’ dei tuoi. Spero che arriveranno in tempo e che saranno abbastanza forti da cambiare le cose.
05/07/2013
Oggi per farmi forza ho pensato che un prigioniero, anche se non può muoversi e andare dove desidera, non può essere privato della libertà dei suoi pensieri, e di quelli del suo cuore, di viaggiare per l’universo.
06/07/2013
Un mio vecchio amico di collegio è riuscito a ricordarsi di me.
E mi ha scritto:
(…) Io mi ricordo di te perché ero presente quando nel Collegio di “Cerri” quella tonaca nera ti picchiava con la tavola. Eravamo bimbi ed avevamo tanta paura. (…) Ho letto il tuo libro “Gli uomini ombra”, l’ho trovato interessante e molto veloce da leggere. Per quel che serve, a mio parere, è stato scritto con la mano sinistra, quella vicino al cuore.
07/07/2013
Questa mattina quando mi sono svegliato ed ho aperto gli occhi ho pensato subito che sopravvivo al passato.
Vivo il presente.
Maledico il futuro.
E mi è venuta subito voglia di richiudere gli occhi per addormentarmi di nuovo.
08/07/2013
Mi ha scritto Nicola:
- Ammetto che fino a pochi minuti fa ero fra quelli che non sanno che l’ergastolo può essere ostativo se non si collabora con la “giustizia”. Sono convinto che chi sbaglia debba avere la possibilità di poter recuperare e rattoppare lo strappo. Ma di certo l’istituto carcerario non risponde a questi requisiti. Il carcere esaspera l’animo umano e può contribuire tutto al più a disumanizzare chi vi è rinchiuso. Sono altresì contrario alla pena di morte, in qualunque caso.
Grazie alla tua lettera su “Editrice A” adesso sono anche contrario alla “Pena di Morte Viva”.
Vorrei che la mia solidarietà ti arrivasse oltre quelle odiose sbarre.
09/07/2013
Il noto psichiatra Professor Eugenio Borgna ha firmato sul mio sito la petizione per l’abolizione dell’ergastolo e ha scritto alla mia figlia del cuore:
La ringrazio della sua e-mail, e sono ben lieto di accogliere il suo invito ad aderire alla loro iniziativa. Ho firmato seguendo le loro indicazioni. Grazie ancora e un cordiale saluto nella speranza che le cose incominciano ad avviarsi.
Forse non tutto è perduto se persone così importanti hanno il coraggio di metterci la faccia in una lotta così impopolare.
10/07/2013
Molte persone che leggono i miei libri mi scrivono per farmi tanti complimenti.
E colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei lettori dicendo a loro che “Ogni persona che mi legge mi trasmette un po’ di forza per continuare ad esistere e resistere”.
11/07/2013
Ero un po’ arrabbiato con Papa Francesco per questa stupida risposta che mi aveva fatto pervenire via terzi: - Il detenuto Musumeci Carmelo, ristretto presso il tuo istituto, ha scritto al Santo padre. Testimonia a Carmelo che papa Francesco prega perché la giustizia sia più misericordiosa e aiuti tutti a fare cammini di riconciliazione. Il Santo Padre ringrazia e saluta ed assicura alla persona le Sue Preghiere e, con affetto, rivolge a lui ed alla sua famiglia la Sua Apostolica Benedizione.
Ora, invece, dopo che ho letto la notizia sul giornale e ascoltato alla televisione che Papa Francesco ha abolito l’ergastolo dal suo Diritto Canonico ho capito perché non ha potuto dire niente allo Stato italiano: ce l’aveva anche lui in casa l’ergastolo!
E se l’avesse fatto l’avrebbero accusato d’ipocrisia e chissà di che altro.
Io neanche sapevo che in Vaticano avevano l’ergastolo.
Adesso però voglio chiedere il trasferimento nelle carceri vaticane!
12/07/2013
Suor Daniela del Monastero di Clausura “Santa Chiara” di Lagrimone mi ha scritto:
(…) Un’amica mi ha regalato un’altra copia di “Zanna Blu”, così potrò regalarlo a qualcuno sensibile. Non ci dovranno più essere “cadaveri” nelle celle. Ti ricordiamo nella preghiera e ti teniamo nel nostro cuore.
E Suor Marta
(…)Alcune persone di mia conoscenza negavano l’esistenza dell’ergastolo. Quando ho detto di te e dei tuoi compagni, si sono commosse e indignate. Le loro quattro famiglie hanno firmato per l’abolizione dell’ergastolo ostativo. A loro si sono aggiunte altre persone. Carmelo, lotta, che con la grazie di Dio, che passa anche attraverso tante persone buone, vincerai. Ti ricordo molto e prego. Il signore consoli te, i tuoi compagni, i vostri cari.
13/07/2013
In questo periodo l’Assassino dei Sogni di Padova mi sta facendo arrabbiare.
Nella sezione c’è una persona anziana di settantotto anni che sta morendo e nessuno fa nulla.
14/07/2013
Ultimamente mi domando spesso: per chi? Con che? A che? Come? Perché continuare a scontare questa pena? Non è stoltezza vivere ancora?
15/07/2013
Veronica mi ha scritto questo bellissimo brano:
Benedizione Celtica
A te la profonda pace dello scorrere dell’onda.
A te la profonda pace del flusso dell’aria.
A te la profonda pace della terra silenziosa.
A te la profonda pace delle stelle lucenti.
E mi ha fatto tanto pensare che l’uomo ombra, sotto un certo punto di vista, è più fortunato di tutti gli altri prigionieri perché non ha nessuna ansia per il futuro, perché non ha nessun futuro.
16/07/2013
Ieri in molti carceri italiani è stato ricordato con cinque di rumoroso silenzio Stefano Cucchi, perché da alcune settimane ho inviato a molti detenuti questo documento:
Cinque minuti di rumoroso silenzio fra le sbarre
In questi giorni nella Redazione di Ristretti Orizzonti abbiamo scelto di non commentare a caldo la sentenza su Stefano Cucchi perché abbiamo preferito discutere insieme al nostro Direttore Ornella Favero sulla morte tragica di quel ragazzo.
E ne è venuto fuori che nessuno di noi voleva la vendetta, la condanna e il carcere per i medici, gli infermieri, gli agenti della polizia penitenziaria o i carabinieri, ma tutti volevamo la verità e la giustizia per Stefano, la sua famiglia e per le numerose morti che accadono nelle nostre carcere.
Poi la discussione è proseguita e abbiamo parlato delle negligenze, delle omissioni e delle rigidità di alcuni politici e funzionari ministeriali che hanno trasformato le carceri italiane in luoghi dove si muore facilmente.
Dove, purtroppo, accade che un ragazzo entri sano in carcere e muoia senza che nessuno se ne accorga.
E non è di nessuna consolazione che non si sappia se è morto di botte, di fame o di sete o se è colpa dei carabinieri, degli infermieri, dei medici o della polizia penitenziaria.
Ci basta sapere che Stefano non c’è più e non doveva morire e che nelle nostre patrie galere si muore facilmente come in guerra.
E si muore di suicidio, di malattie a volte curate male e tardi, a volte di morte “non chiara”.
La Redazione di “Ristretti Orizzonti” crede che le garanzie e l’umanità del mondo esterno non si dovrebbero fermare davanti alle porte e alle sbarre di un carcere.
E per questo propone a tutti i prigionieri in Italia, per il giorno 15 luglio 2013 alle ore 13.00, di fare cinque minuti di silenzio per ricordare Stefano Cucchi e tutti i morti di carcere.
Spesso nelle nostre galere non hai una scelta, o speri o muori, ma alcuni, come gli ergastolani ostativi a qualsiasi possibilità di libertà, non possono fare nessuna delle due cose, e allora sognano. Sognano che qualcosa, finalmente, possa cambiare.
Carmelo Musumeci
Redazione di Ristretti Orizzonti Carcere di Padova
17/07/2013
Stanno inserendo in rete, nel sito dell’IBTimes, un mio romanzo inedito “La Belva della cella 154”, a capitoli.
E spero che anche questo romanzo possa fare conoscere il mondo delle ombre.
Si può trovare il link nella home page del mio sitowww.carmelomusumeci.com oppure direttamente su:
http://it.ibtimes.com/blogs/uomo-ombra/carmelo-musumeci-belva-ergastolo-romanzo_216.htm
http://it.ibtimes.com/blogs/uomo-ombra/carmelo-musumeci-romanzo-la-belva-della-cella_228.htm
18/07/2013
Luca che aveva scritto quella bellissima “Lettera di un padre di famiglia agli uomini ombra” è ritornato nella mia cella e nel mio cuore e mi ha scritto:
Caro Carmelo, grazie per avere continuato a scrivere, in nome della giustizia, a molti personaggi più o meno “importanti”, a me, a tutti… grazie per averlo fatto non solo per te e i tuoi cari, ma anche per me e per l’umanità intera, abbiamo tutti bisogno che tu continui a farlo, perché ci dà tanta speranza e tanta forza di andare avanti. Oggi ho letto questa favola ed ho pensato a noi, e perciò ho deciso di condividerla con te inviandotela. Un abbraccio forte Luca.
19/07/2013
Ho saputo che un uomo ombra sottoposto al regime del 41 bis ha tentato d’impiccarsi.
Quando non hai niente per vivere, ma puoi avere tutto morendo, non hai scelta e alcuni scelgono di morire.
Come dargli torto?
Una scelta disperata, ma a volte necessaria.
20/07/2013
La cosa più terribile della “Pena di Morte Viva” è che non ti permette di avere dei sogni perché non puoi più realizzarli.
L’unica maniera che avevo per vivere una vita che non ho più era quella di scrivere libri, ma da quando sono in cella in due non ci riesco più.
21/07/2013
Forse qualcosa nella società italiana sta veramente cambiando perché ho saputo che hanno appena firmato contro l’ergastolo, la Senatrice Nerina Dirindin e il Procuratore Generale onorario aggiunto della Corte Cassazione, Gaetano Bonomi.
Forse non tutto è perduto, perché ci vuole tanto coraggio a metterci la faccia in una battaglia così impopolare.
22/07/2013
Da quando sono in cella con un’altra persona, ho perso anche la libertà della disperazione.
Sto male.
E mi sento tutto il giorno infelice.
In una tomba con un altro cadavere non riesco né a vivere né a morire.
Riesco solo a vegetare.
23/07/2013
Una persona non può portare sulle spalle più di quello che riesca a sopportare specialmente quando è già un uomo morto.
Ed io non riesco proprio a stare in una tomba con altro cadavere.
24/07/2013
Ho scritto ad Anna:
(…) Ti sarai accorta che sul tuo invito a prendere il “caffè insieme” ho preferito non risponderti.
La mia non è scortesia, ma gli uomini ombra fanno di tutto per non pensare a fuori, perché se poi prendo il caffè con te mi costringi a pensare alla libertà.
E se la penso, soffro.
Però sulla tua proposta di festeggiare il compleanno insieme con un caffè, il mio angelo ci ha scritto sotto a matita “Per favore… perché no?”.
Io al mio angelo non riesco a dire di no.
E anche se non festeggio mai i miei compleanni in carcere, il ventisette luglio alle ore otto prenderemo un buon “caffè insieme”.
25/07/2013
Un amico, papà ombra, su suo figlio, che ha subito un grave intervento in testa, mi ha scritto:
Amico Carmelo carissimo,
la prima cosa che mi viene spontanea è ringraziarti per il pensiero che hai avuto di mio figlio. Come ti dicevo nella mia precedente, tutto è andato bene. Mercoledì l’ho sentito al telefono e mi ha detto, come un bambino: “Papà sono qui… ho centoquaranta punti in testa, ma sebbene “rappezzato” ti sono sempre vicino. Perdonami se in questi due anni ti ho dato preoccupazioni ancora più di quelli che ti ho causato nei miei 36 anni di vita” Credimi, Carmelo, ho faticato tanto a trattenermi di piangere per non farlo prendere di dispiacere, ma appena sono arrivato in cella non ho potuto fare a meno di farlo. Sono stato un figlio pure io, ma i miei genitori non credo che quando erano ancora in vita provavano per me questo incontrastabile amore che provo per i miei figli. (…)
26/07/2013
Oggi ho letto una cosa interessante che mi ha fatto pensare:
Alla domanda chi e che cosa siamo noi, un vecchio saggio rispose così:
- Siamo la somma di tutto quello che è successo prima di noi, di tutto quello che è accaduto davanti ai nostri occhi, di tutto quello che ci è stato fatto. Siamo ogni persona, ogni cosa, la cui esistenza ci abbia influenzato, o che la nostra esistenza abbia influenzato, siamo tutto ciò che accade dopo che non esistiamo più e ciò che non sarebbe accaduto se non fossimo mai esistiti.
27/07/2013
Oggi è il mio compleanno.
Compio 58 anni, ma non l’ho detto a nessuno perché in carcere gli auguri portano sfortuna.
Mi sono voluto regalare una tomba singola e mi sono preso 15 giorni di punizione pur di stare in cella da solo con la mia solitudine e malinconia.
28/07/2013
Ho scritto questo reclamo per il Magistrato di Sorveglianza:
Ufficio di Sorveglianza di Padova
Oggetto: reclamo ai sensi dell’art.69 O.P. comma 6 lett.B)
Il sottoscritto, Carmelo Musumeci, a sostegno del reclamo espone quanto segue:
premesso che il reclamante durante il Consiglio di disciplina dal 27 luglio 2013, è stato sanzionato, con l’esclusione dalle attività in comune per quindici giorni, per essersi rifiutato, in modo pacifico, di rientrare nella propria “tomba” in compagnia di un altro “cadavere”, per essere allocato in isolamento volontario;
premesso che il reclamante è stato punito per “difendere” l’ordinanza numero 1543/2012 del 25/10/2012 emessa da questo Ufficio di Sorveglianza che ha sancito: “sussiste il diritto del detenuto all’allocazione in cella singola ai sensi dell’art. 22 c.p. in quanto condannato all’ergastolo con isolamento notturno”
p.q.m.
il reclamante chiede tutela a questo Ufficio di Sorveglianza.
Grazie dell’attenzione.
Carmelo Musumeci
29/07/2013
Oggi pensavo che l’uomo ombra non può fare altro che aspettare, aspettare e aspettare ancora, fin quando il suo cuore non smette di battere.
30/07/2013
Questa mattina all’alba, quando ho aperto gli occhi, ho chiesto al mio cuore che cosa ci sto ancora a fare su questa terra e quali sono i motivi che mi spingono ancora a vivere.
Quando poi ho telefonato a mio figlio ed ho parlato con i miei due nipotini ho trovato la risposta.
31/07/2013
Oggi mi è accaduta una cosa strana, anche se in ritardo ho ricevuto gli auguri di una senatrice che non conosco.
E le ho scritto: “Non è facile per una senatrice ricordarsi di un dannato dell’inferno, di un sepolto vivo. Lei oggi con i suoi auguri per un attimo mi ha fatto sentire ancora un umano. Il mio cuore le dice grazie per questo. Un sorriso fra le sbarre.”