Diario Agosto 2013

Diario Agosto 2013

01/08/2013
Nel sito dell’IBTimes stanno inserendo, a capitoli, un mio romanzo inedito dal titolo “La Belva della cella 154”.  Spero che anche questo aiuti a far conoscere il mondo delle ombre.

02/08/2013
Un mio vecchio amico di scuola, di sua iniziativa, ha scritto per me al Presidente della Repubblica:
Rispettabilissimo Presidente,
già mi sono permesso di scriverLe anni fa, ora vorrei sottoporre alla sua attenzione il caso di un ergastolano che si chiama Carmelo Musumeci che io ho conosciuto alle elementari nel Collegio di Padre Semeria a Monterosso al Mare (SP).
Ultimamente sapendo che questo mio ex compagno di scuola si è laureato in carcere e ha scritto libri, ed è un modello di individuo che ha dimostrato di essere una persona che è migliorata e non solo culturalmente, non capisco per quale motivo non possa accedere alla Grazia (art. 87 della Cost.Ital.).
Io sono un semplice cittadino di media cultura, che si informa e si tiene aggiornato sui fatti quotidiani anche politici, non sono parente del Dott. Musumeci, perciò la mia è solo una richiesta di attenzione al caso una voce nel coro.
Leggo che in Italia la pena rieducativa è rieducativa, forse intendendo che chi ha sbagliato dopo un certo tempo di rieducazione può tornare ad essere un libero cittadino?
L’art.27 della Costituzione recita che le pene devono tendere alla rieducazione del carcerato.
Questo è avvenuto.
È chiaro che se non vi è nessuna speranza di uscire non ci si sforza a rieducarsi, ad acculturarsi, perché non si hanno sogni, non si ha futuro, anche se si diventassero geni in carcere… si sa che lì si rimarrebbe.
Eppure molti condannati anche per atroci delitti si sono laureati e sono usciti dal carcere, il Dott. Carmelo Musumeci aspetta una modifica alla legge, l’abolizione dell’art.22 del codice penale che stride avverso tutto il sistema pena italiano.
Oppure aspetta la grazia da Lei Sig.Presidente, sarebbe un atto giusto di umanità, come ha spesso detto il Papa Francesco “abbiamo bisogno di umanità” e poi passa anche la crisi, abbiamo bisogno di farci rispettare e di rispettare tutti i cittadini anche in ombra presenti sul territorio italiano.
Geom. Maurizio Colombo

03/08/2013
Non è facile e forse neppure cristiano sapere che devi vivere fino all’ultimo dei tuoi giorni e morire murato vivo.
Non è neppure facile vivere sapendo di morire in carcere senza nessuna possibilità di ricominciare, ma avere delle amiche come Anna ti aiuta a fare mattina e sera.
In questi giorni mi ha mandato un libricino dal titolo “Libero ovunque tu sia” insieme a un biglietto con dei fior di loto con scritto
“E il mio cuore, Carmelo, ti manda una carezza con le sue parole”.

04/08/2013
In carcere incomincio a sentirmi sempre di più un estraneo anche fra i miei stessi compagni. In galera se cambi diventi più debole, per questo speravo di non cambiare mai.

05/08/2013
Nonostante che sono un “Senza Dio” ci sono tante suore di clausura che mi scrivono e mi vogliono bene:

Carissimo, sempre “su la testa”, “su la testa”!
Hai lottato e lotti per gli altri, questo è il tuo merito, questo è quello che ti fa nuovo e libero ad ogni istante, che riempie di senso il tuo vivere.
Non mollare proprio ora.
Continua la tua sfida all’Assassino dei Sogni.
Ti sono vicina come posso.
Sr. Marta

Carissimo Carmelo,
qualcosa si sta muovendo!
Il Vaticano ha abolito l’ergastolo e ci auguriamo ciò sia di esempio anche per l’Italia.
Carmelo, tu sei importante in questa lotta: se desisti tu, cosa faranno i tuoi compagni dell’ostativo?
L’Assassino dei Sogni non potrà rubarti l’amore che hai nel cuore.
Un abbraccio.
Sr. Daniela

06/08/2013
Oggi pensavo che se anche sono senza computer, e con tutte le difficoltà che sto passando in questo periodo, provo ad iniziare a scrivere un nuovo libro, perché quando scrivo i miei romanzi libero il mio corpo e la mia mente dalle sbarre della mia finestra.
E vivo la vita dei miei personaggi.

07/08/2013
Ho scritto a Dario:

mi colpiscono i tuoi consigli, e te lo dico senza retorica, perché sono molto intelligenti.
Le cose però per me non sono chiare, perché dentro di me c’è un universo molto complicato.
C’è un dualismo litigioso fra la mia mente e il mio cuore.
Ed io cerco, di volta in volta, di accontentare un po’ una e un po’ l’altro perché ancora non ho capito chi dei due ha ragione sic!
Credimi, faccio di tutto per fare andare d’accordo la mia mente e il mio cuore e non ti nascondo che a volte mi verrebbe voglia di mandarli tutti e due a quel paese.
Ti confido che a volte non capisco perché i buoni continuano a tenermi ancora in vita, perché dopo ventidue anni dentro di me non c’è neppure più posto per la disperazione.

08/08/2013
Il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica ha risposto al mio ex compagno di scuola, Maurizio Colombo:

Le comunico che la sua richiesta al Capo dello Stato affinché venga concessa la grazia al signor Carmelo Musumeci è stata messa agli atti perché proveniente da soggetto non legittimato. L’art. 681 del codice di procedura penale prevede, infatti, che la domanda di grazia deve essere sottoscritta “Dal condannato o da un prossimo congiunto o dal convivente o dal tutore o curatore ovvero da un avvocato”. Naturalmente, ove prevenisse domanda di grazia sottoscritta da uno dei soggetti appena indicati, essa sarà sottoposta al Ministero della Giustizia per le finalità istruttorie di sua competenza ai sensi del già richiamato art. 681 c.p.p. Con i migliori saluti.

Io non presenterò mai la grazia.
Io non lotto solo per me.
Io combatto affinché tutti gli uomini ombra abbiano il diritto di un fine pena, perché non è giusto uccidere una persona senza avere prima la compassione di ammazzarla.
No!
Non voglio nessuna grazia.
Nessuna concessione.
Nessun atto di clemenza.
Vorrei solo che fosse riconosciuto il mio cammino.
E il diritto ad un fine pena.

09/08/2013

Alcune difficoltà di questi ultimi tempi mi stanno spezzando il cuore e ho paura che sto cadendo nelle braccia della “Nera Signora”.
Per un uomo ombra la depressione, il male di vivere, è un nemico ancora più terribile dell’Assassino dei Sogni.

10/08/2013
Ad alcuni prigionieri sembra che gli piaccia complicarsi la vita anche in carcere e sembra che io sia uno di questi sic!
Oggi mi scadono i 15 giorni di punizione e vediamo cosa succede, se mi lasciano la cella singola o mi danno altri 15 giorni di punizione.
In questi giorni d’isolamento però sto leggendo molto, perché i libri sono la mia riserva di ossigeno.

11/08/2013
Sembra, ma dentro l’Assassino dei Sogni non sei mai sicuro di nulla, che mi abbiano lasciato almeno per adesso la cella singola.
Mai però dire gatto se non ce l’hai prima nel sacco!.

12/08/2013
Mi ha scritto Mario:
“Ciao Carmelo, rispondo alla tua lettera (AMARA), lo sfogo è assolutamente legittimo e fortemente motivato vista la tua condizione di vita. PERCHÉ TU SEI VIVO!!!! CI SEI!!! Questa è la tua forza, perché tu sei un uomo di ferro!!! Il tuo continuare a lottare è portare avanti una pensiero diverso, è rompere gli schemi, gli stereotipi.
È difficile per me… libero, per te SEPPELLITO PER DECRETO è UN’IMPRESA; ma in questi anni, hai dimostrato concretamente che il valore dell’uomo supera ogni muro, abbatte ogni porta, che sei diventato un esempio concreto per tanti nelle tue condizioni, che non hanno il coraggio di ribellarsi ad un sistema che ti annienta, ma attraverso la tua storia umana capiscono CHE SONO IN VITA e non dei vegetali (…).”

13/08/2013
Questa notte ho fatto un bel sogno, ma non lo posso raccontare.
E quando mi sono svegliato, ho pensato che quando sogni il tempo è fermo.

14/08/2013
Non andando più a “Ristretti Orizzonti” e non avendo il computer per lavorare sto leggendo un po’ di romanzi che avevo di scorta.
Ed ho iniziato un romanzo che mi commuove una pagina si e una pagina no.
Credo che i libri sensibilizzino gli uomini più di qualsiasi altra cosa perché possiedono il cuore di chi li scrive e di chi li legge.

15/08/2013
Oggi pensavo che sono ventidue anni che mi sono lasciato alle spalle il meglio della mia vita.
E ormai mi è rimasto poco tempo.

16/08/2013
In questi ultimi tempi i miei nipotini visitano spesso i miei sogni.
E mi tengono compagnia.
Spero che non se ne accorga l’Assassino dei Sogni.

17/08/2013
In carcere nessuno ti conosce o sai chi sei e cosa nascondi dentro il cuore. E non ho ancora capito se questo è un bene o un male.

18/08/2013
Oggi sono stato tutto il giorno sdraiato nella branda con gli occhi al soffitto a pensare che sono quello che ho potuto essere… non quello che mi sarebbe piaciuto diventare.
Fuori forse non hai tempo per guardare la vita negli occhi, dentro ne hai troppo.

19/08/2013
Ho sentito al telefono i miei figli.
Quando parlo con loro il mio cuore si gonfia di gioia.
Senza di loro non avrei mai avuto il coraggio di affrontare e lottare contro la “Pena di Morte Viva”.

20/08/2013
In questi giorni di afa e caldo il mio cuore mi ha consigliato che non bisogna vivere di ricordi. Solo perché mi è venuto in mente di com’ero felice quando andavo al mare con i miei figli sic!

21/08/2013
Questa notte ho sognato mia figlia.
Lei stava zitta.
E mi parlava con gli occhi.
Io invece con il cuore.
Ho fatto un po’ di scorta d’amore fin quando non la sogno di nuovo e fin quando non mi viene a trovare.

22/08/2013
Questa notte ho sognato di evadere dall’Assassino dei Sogni.
E diciamo che quando un prigioniero sogna ancora di scappare dopo anni di carcere vuole dire che è ancora vivo.

23/08/2013
Oggi pensavo che non ho mai capito se ho giocato male o se mi sono trovato le carte sbagliate. Il risultato comunque è lo stesso: sono tra cadaveri e siamo in attesa di essere sepolti.
A differenza di loro abbiamo la vita, ma che vita?

24/08/2013
Da molto tempo sono rimasto senza più ricordi, né sogni.
E oggi il mio cuore e la mia testa sono andati per i fatti loro a cercarne qualcuno mentre io sono rimasto nella mia cella.

25/08/2013
A volte guardo il mondo attraverso gli occhi dei miei figli e trovo in loro la ragione di andare avanti.
I miei figli sono le uniche cose buone della mia vita.

26/08/2013
Un altro detenuto si è tolto la vita in carcere.
Sembra che allo Stato non interessi capire perché nelle sue Patrie Galere i suoi prigionieri scelgono di morire invece che di vivere.
È più preoccupato che i detenuti che si suicidano gli fanno fare brutta figura con l’opinione pubblica.

27/08/2013
Oggi c’è stato un compleanno di un nostro compagno.
E abbiamo brindato con un bicchiere di vino.
Uno di noi ha avuto la brutta idea di dirgli: “Cento di questi giorni”.
Lo abbiamo subito guardato tutti male, perché non si augura ad un ergastolano cento di questi giorni, ma piuttosto gli si augura che sia l’ultimo, almeno su questo mondo.

28/08/2013
Dopo tanti anni di carcere a giorni uscirà un mio compagno e l’ho sentito impaurito.
Lo capisco, perché un uccellino nato in gabbia ha paura della libertà.
E ne ha paura anche un prigioniero se è stato in carcere troppi anni.

29/08/2013
Sto facendo una fatica immensa a scrivere a penna il mio ultimo romanzo.
Non capisco come facevano gli scrittori dell’Ottocento e inizio Novecento a scrivere i loro romanzi senza il computer sic!
La trama che sto tessendo è semplice: un vecchio uomo ombra e un giovane uomo ombra s’incontrano. E si raccontano la loro vita.

30/08/2013
Finalmente ho finito di scrivere la bozza del primo capitolo, ma è pieno di cancellature, correzioni e aggiunte.
Chissà chi lo batterà fuori al computer se ci capirà qualcosa.

31/08/2013
Da tanti anni cerco di non pensare al domani.
E mi sforzo di vivere giorno per giorno.
Solo quando perdi la libertà ti rendi conto com’è bello essere liberi.


 

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