Diario Ottobre 2013

Diario Ottobre 2013

01/10/2013
Il figlio di Claudio mi ha fatto un bellissimo disegno di Zanna Blu come solo i bambini sanno fare. E lui mi ha scritto:
“La forza di lottare c’è sempre e spesso l’ottengo anche dalla tua storia, dalla tua persona… Non ho bisogno di simboli o miti, ma il tuo amore e coraggio sono contagiosi. Quando leggo sul tuo diario che sei molto giù di morale ti penso più forte, sperando che ti arrivi sempre la scintilla che riaccende il fuoco che ti arde dentro”.

02/10/2013
Oggi ad un compagno della Redazione di Ristretti Orizzonti ho detto: “In carcere se hai le idee chiare sei morto, lo sei di meno se le hai confuse”. Mi ha guardato come se fossi matto.

03/10/2013
Oggi pensavo, a volte ci riescono anche i matti, che i buoni hanno bisogno dei cattivi per sentirsi buoni. E probabilmente anche i cattivi hanno bisogno dei buoni per sentirsi cattivi. Forse sto diventando veramente pazzo.

04/10/2013
Oggi il mio angelo incontrava il Papa ad Assisi. Né lei, né quel povero scemo del mio cuore si vogliono arrendere e continuano a sperare che un dio o qualche uomo di buona volontà farà qualcosa per gli uomini ombra.

05/10/2013
Lupa Bella, Coda Bianca e Lupo Alberto sono venuti a trovare Zanna Blu.
E sto pensando che nonostante l’Assassino dei Sogni, in tanti anni di carcere, mi abbia preso ogni cosa di questo mondo, l’amore scorre ancora libero nel mio cuore.

06/10/2013
Mi ha scritto Marina:
Caro Carmelo,
ho appena letto il tuo sogno e una morsa mi ha stretto il cuore, forte, molto forte.(…)
In questo momento mi sento addosso il macigno di dolore di tutti coloro che come te, e per svariati motivi, preferiscono la morte alla vita. Mi sento impotente, attorno a me tanta indifferenza in questo mondo di "normali". Ti assicuro però che ora, anche se ti sembra inutile e insensato, la tua/nostra lotta vale molto di più dell'apatia collettiva.
Un abbraccio

07/10/2013
Oggi pensavo che sto vivendo una vita intera per nulla perché non vedrò mai l’alba del giorno che uscirò dal carcere.
Lo so che non uscirò mai, ma spero con tutte le mie forze di sbagliarmi.

08/10/2013
Il capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati, Roberto Speranza, e il responsabile giustizia, Danilo Leva, hanno presentato una proposta di legge per l’abolizione dell’ergastolo.
E adesso che fare per fare discutere prima possibile il disegno di legge?
Sto pensando a qualche strategia affinché la proposta di legge venga calendarizzata e discussa quanto prima.

09/10/2013
Ci sono alcune volte che penso, o credo di farlo, di essere ancora vivo.
E questo è il momento più brutto della giornata.
Soffro di meno quando penso da morto.

10/10/2013
Il ventuno di questo mese entro nel ventitreesimo anno di carcere e sto pensando che per tutti nulla è certo.
E tutto può cambiare.
Solo per gli uomini ombra il destino è già segnato.
E non è facile cambiare il destino solo con la speranza.

11/10/2013
Da un paio di giorni la temperatura s’è abbassata.
Il cielo è nuvoloso.
Il mio umore è grigio.
E oggi pensavo che la malinconia per l’uomo ombra sia l’amante più dolce e fedele, più di qualsiasi donna.

12/10/2013
Stefano di Rimini mi ha scritto delle bellissime parole che hanno sollevato il morale alla mia ombra, ma non a me.
La tua è una grande bella ombra, creativa, poetica e credo che dia coraggio a tanti uomini ombra che non hanno voce o parola, per esprimere la loro condizione. Tu hai un talento raro, nato in mezzo al fango, come un fiore raro e prezioso di deserto.

13/10/2013
A volte siano quello che gli altri concedono di essere.
A molti uomini ombra è rimasta solo la rabbia, nient’altro.
E oggi per tutto il giorno e poi per tutta la notte mi sono arrabbiato con me stesso.

14/10/2013
La malinconia per l’uomo ombra è l’amante più possessiva e fedele di tutte le donne.
Ieri mi sono sentito per tutto il giorno solo con me stesso.
E anche per tutta la notte.
Poi per fortuna mi sono addormentato.

15/10/2013
Oggi mi sono arrabbiato con i buoni che stanno al di là del muro di cinta, con l’Assassino dei Sogni, con i miei compagni e con Dio.
La verità è che anni di cattività, angherie e d’ingiustizie mi hanno reso più cattivo di quando ero prima di entrare.

16/10/2013
Quando m’avrai domato, dimmi:
Nella malinconia dei vivi
Volerà a lungo la mia ombra?

(Ungaretti)

Ho letto questi versi che mi hanno fatto pensare che non sono proprio sano di mente che continuo a vivere solo per prepararmi a morire murato vivo in una cella.

17/10/2013
Anna, un’amica dolcissima di Zanna Blu, mi ha scritto:
Il “Nato Colpevole” mi è più che piaciuto, ogni mia cellula, ogni parte del cuore e dell’anima ne è stata coinvolta, ne ho letto anche di me e di tutti… perché fa parte della stessa aria che tutti respirano, della stessa luce del sole e di ogni stella, del mare… della terra… delle nostre menti… dell’umanità e altro essere… cicli di sofferenza.
Diverse forme… diversi nomi…
(…)
quello della solitudine
quello dove l’amore è un lusso perché non è roba da mangiare
quello della violenza su ogni Angela
quello del Collegio,
quello del primo schiaffo… quello delle due ore in castigo in ginocchio
quello di ogni mortificazione
quello della prima notte solo e in fuga
quello in cui attraverso parola o altro strumento ci si accanisce con rabbia
quello di chi… chiuso al buio dello sgabuzzino senza acqua ne cibo
quello di compleanni diversi
quello di ogni forma di regime
quello di illusorie vendette
quello di ogni pestaggio
quello di oscuri luoghi di giustizia
quello della puzza di dolore
quello della cella di punizione
quello di ogni cella
quello di ogni tipo di contenzione
quella della sola parola contenzione
quello di sette giorni o anche un solo attimo… di contenzione
quello del solo pensiero di contenzione
quello di ogni cuore di pietra… in contenzione
quello di ogni vittima di ottusità
quello di ogni singola responsabilità e quella collettiva
quello di ogni impulso di vendetta
quello dell’abbandono
quello della rabbia e ogni altra emozione distruttiva
quello di ogni violenza

18/10/2013
La Redazione di Ristretti Orizzonti ha chiesto per me la declassificazione, ma non ho nessuna fiducia negli uomini dal cuore nero di Roma che mal governano gli “Assassini dei Sogni” di tutta Italia.
(…) È questo che chiediamo per Carmelo Musumeci, la declassificazione, finalmente, da un regime di Alta Sicurezza a una sezione di media sicurezza, il riconoscimento che l’uomo della pena non è più quello del reato. E noi una domanda forte e chiara la facciamo: che cosa ci fa in Alta Sicurezza un detenuto che, entrando in carcere con la quinta elementare, si è laureato in Scienze Giuridiche prima, in Giurisprudenza dopo, ha pubblicato quattro libri, da tanti anni si impegna con tutte le sue energie per l’abolizione dell’ergastolo, in particolare quello ostativo, quello che lui chiama “La Pena di Morte Viva”, facendosi in qualche modo carico del destino di tanti, e non solo del suo?
Che da anni su questi temi collabora con la Comunità Papa Giovani XXIII, che insieme a noi chiede con testarda convinzione la sua declassificazione?
Che cosa ci fa in Alta Sicurezza un detenuto che da un anno ormai fa parte della Redazione di Ristretti Orizzonti, e interviene attivamente nel progetto di confronto fra le Scuole e il Carcere, incontrando i ragazzi delle scuole non per dire quanto male si sta in carcere, ma per riflettere anche su di sé, sul percorso che lo ha portato a scegliere l’illegalità, sulla necessità di assumersene ora tutte le responsabilità? (…)

19/10/2013
Sto preparando l’esame di “Filosofia Morale”.
Questa frase di John Stuart Mill: “Una punizione è giusta solo quando è intesa al bene di chi la deve subire” mi ha colpito.
E mi ha fatto pensare che l’ergastolo ostativo sia la peggiore delle torture perché non ti fa riflettere, ma piuttosto ti trasforma in una vittima.

20/10/2013
Sul lavoro in carcere si dicono e si scrivano tante cazzate ed ho provato a dire la mia con un articolo per Ristretti Orizzonti:
(…) Purtroppo, di falsità sul lavoro in carcere se ne dicono tante, come la madre di tutte le bugie è quella che per i lavoratori detenuti dietro le sbarre la recidiva si abbassa al dieci, al cinque, addirittura all’uno per cento. Questo è vero solo per le persone che lavorano fuori le sbarre con pene alternative e non certo per i detenuti che sono osservati, analizzati, studiati mentre lavano pentole o avvitano bulloni nei capannoni. Nessuno dice che l’attenzione legislativa, politica e mediatica che s’è accentrata per quelle poche cooperative che danno lavoro in carcere a circa 900 detenuti non esiste per migliaia e migliaia di lavoratori detenuti che lavorano per l’Amministrazione penitenziaria. E che percepiscono stipendi ridicoli, addirittura offensivi per la dignità umana, con buste paga di quindici euro mensili. Nessuno dice che per colpa di una politica miope di alcuni funzionari ministeriali tutte le lavorazioni che esistevano in carcere come falegnamerie, tipografia, manifattura, trasformazione di latticini sono stati chiuse. E i detenuti hanno perso migliaia di posti di lavoro. Nessuno dice che incredibilmente l’ l’Amministrazione penitenziaria ha privatizzato il lavoro, ha portato gli imprenditori in carcere per alcune centinaia di detenuti levando il lavoro a migliaia di detenuti (…) Ci provo a dirlo io.

21/10/2013
Oggi pensavo che tutte le persone hanno una meta.
Solo gli uomini ombra non l’hanno.
Per questo la “Pena di Morte Viva” è disumana, perché non la finisci di scontare fin quando non smetti di respirare.

22/10/2013
Continuano le polemiche sul messaggio del Capo dello Stato sulle carcere al Parlamento.
Penso che un atto di clemenza come l’indulto e l’amnistia non sia solo giusto, intelligente e umano, ma sia anche necessario.
E pazienza se per salvare sessantasette mila “colpevoli” si amnistia e s’indulta anche un “Silvio di troppo” o se l’amnistia indulto non risolverà il sovraffollamento delle carceri perché nel giro di due o tre anni saranno di nuovo pieni.
Intanto salveremo tante vite umane: dall’inizio dell’anno ci sono state 121 morti in cella, di questi 39 sono i suicidi accertati.
E credo che non si possa lasciare alla morte il compito di portare la legalità istituzionale o di risolvere il sovraffollamento nei carceri.

23/10/2013
Ho sentito al telefono i miei nipotini.
Per non sembrare che sono un po’ rincoglionito ho fatto finta di non riconoscere le voci uno dall’altro.
La verità però che non riesco a distinguerle sic!
A Lorenzo lo prendo per Michael.
E Michael lo prendo per Lorenzo.
Speriamo che non se ne accorgano mai che mi sbaglio veramente, perché dico loro sempre che sono il nonno più sveglio di tutti gli altri nonni! Sic!

24/10/2013
Ieri sera non riuscivo a dormire.
Ed ho scritto di getto per tutta la notte un sogno che faccio spesso e l’ho intitolato “Fuga fra i sogni”.
Spesso sogno quello che scrivo e scrivo quello che sogno.
Tempo fa un giornalista che mi ha intervistato per corrispondenza, mi ha chiesto se penso mai di scappare dal carcere. Io gli ho risposto che ci penso tutti i giorni e lo sogno tutte le notti.
(…)
Era passata la mezzanotte. Era una nottataccia. Buia. E nera. Pioveva. E faceva freddo. Si sentiva il ticchettio della pioggia battere sulle sbarre. E soffiava un vento freddo. Molti ergastolani pensano che non possono fare nulla per cambiare il loro destino. Non è vero. L’uomo ombra ha una forza che nessun altro prigioniero ha: la forza della disperazione. Michele ed io la pensavano in questo modo. Era già un mese che lui si era fatto portare il filo d’angelo cucito nel collo della camicia, per segare le sbarre. Dovevamo solo aspettare. Una notte senza luna. Una notte fitta di pioggia. E quella notte era arrivata. Quella era la notte giusta. La notte dei limoni neri.
(…)

25/10/2013 Oggi ho dato un altro esame, Storia della Filosofia Morale, ho preso 30 e lode. Nonostante il brutto periodo che sto passando riesco ancora a prendere buoni voti, sic! 

26/10/2013
Continuano ad arrivare detenuti ed io ho sempre timore che mi obblighino di nuovo a stare in cella in due.
Molti uomini ombra emarginati dalla società, condannati ad essere cattivi per sempre e senza futuro, hanno imparato a stare soli.
E una volta abituati a essere trattati da belve vogliono, a tutti i costi, stare da soli.

27/10/2013
Oggi un vecchio ergastolano che da poco tempo gli è morto il fratello mi ha confidato che è rimasto solo.
E per lui non ha più importanza morire fuori o dentro perché che non ha più nessuno che aspetta il suo ritorno.
Per me invece ha ancora importanza perché ho tante persone fuori che mi vogliono bene che mi aspettano.
Forse per questo continuo a lottare ancora.

28/10/2013
Oggi nel cortile, durante l’ora d’aria, un compagno ergastolano che ha già scontato trentasei anni di carcere, mi ha chiesto qualche consiglio per incominciare a uscire almeno in permesso.
Gli ho risposto che non ho nessun consiglio da dargli perché l’ergastolo è un tunnel che non finisce mai e dove non si può più tornare indietro.

29/10/2013
Leggere fa sempre bene, oggi ho letto questa frase “Per evitare il male bisogna allenarsi a parlare come se stessi perché i peggiori malfattori sono quelli che non ricordano” che mi ha fatto molto riflettere.

30/10/2013
Oggi il mio pensiero è con il mio Angelo che è volata fino in Sardegna per presentare il mio nuovo libro “L’urlo di un uomo ombra”.  A volte penso che vorrei un giorno uscire di qui per ripagare il bene che tanti mi hanno voluto in questi anni.

31/10/2013
Ieri sera mentre vedevo una scena di un film di un bambino che abbracciava il padre che partiva per un lungo viaggio, mi sono ricordato dell’ultimo abbraccio che mi ha dato mio figlio Mirko da padre libero.
Il bambino aveva appena sei anni e mi ha abbracciato forte mentre una decina di carabinieri con mitra e pistole mi portavano via con le manette ai polsi.
I ricordi in carcere fanno male.
Ed io cerco di non ricordare mai, ma, maledizione, a volte questi arrivano senza che te lo aspetti.
I figli degli uomini ombra sono orfani di padri ancora vivi e forse è ancora più doloroso di averli morti.

 

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