Diario Luglio 2015

 

Diario Luglio 2015

 

1/07/2015
Oggi, andando nel cortile del passeggio, ho trovato nel muro del corridoio questa scritta, che mi ha fatto pensare:
“Fuori l’amore è vita dentro è follia”.

2/07/2015
Oggi ho telefonato a casa e ho trovato i miei nipotini ed erano contenti che ho iniziato a scrivere le nuove avventure di Zanna Blu per loro.
E mi hanno chiesto come va a finire l’ultima avventura che gli ho mandato, ma non glielo ho detto, per non rovinargli la sorpresa.
Si sono raccomandati di non fare morire Zanna Blu, a volte mi sembra che si sono affezionati più a quel lupo che a me sic!

3/07/2015
Per reagire alla malinconia di questa notte afosa mi sono guardato le foto che ho fatto con i miei figli durante l’ultimo permesso.
E poi mi sono addormentato più sereno sognando un mondo migliore per loro e per me.
A volte solo nei sogni si riesce a trovare quello che si cerca.

4/07/2015
Questo mese compio sessant’anni e ho pensato tutto il giorno che è difficile vivere con una pena sulle spalle che finisce con la tua morte.

5/07/2015
Oggi pensavo che persino nei sogni non sei prigioniero per l’eternità perché prima o dopo ci si risveglia dagli incubi.
Io, invece, purtroppo non riesco ancora a svegliarmi da questo incubo che dura da ventiquattro anni, ma “domani è un altro giorno e si vedrà”.

6/07/2015
Oggi ho scritto un articolo sull’isolamento diurno che scontano gli ergastolani quando finiscono i tre gradi di giudizio.
E mi sono ricordato che quando è toccato a me non sentivo più nulla di vivo. Avevo perso la cognizione del tempo. Ad un certo punto per non impazzire incominciai a parlare da solo per tenermi compagnia. E il mio cuore iniziò a costruirsi castelli di sabbia virtuali d’amore con la mia compagna e i miei figli, per proteggere la mia mente. Smisi persino di andare all’aria per dieci mesi. E quando, dopo un anno e sei mesi d’isolamento diurno, mi spalancarono il blindato e il cancello per portarmi in compagnia mi sembrò che mi stavano facendo uscire da una tomba.

7/07/2015
Molti non sanno che una delle cose più difficili in carcere è studiare, ne sa però qualcosa il mio amico Ciro dal carcere di Sulmona, che oggi mi ha scritto:
Carissimo Carmelo, amico mio, finalmente ce l’ho fatta, dopo tanti anni di sacrifici, sbattuto da un carcere all’altro, sono riuscito a diplomarmi, esattamente dopo diciotto anni che ci tentavo. Per questo devo dire grazie alla mia testardaggine: non ho mollato mai. A causa dei trasferimenti mi hanno fatto cambiare quattro indirizzi. Fine. Grazie Iddio ce l’ho fatta, ho vinto. Una grande e tormentata battaglia. Ora sono soddisfatto, mi sento gratificato. Credo che prenderò dei bei voti, Lo sapremo in settimana (…).

8/07/2015
Oggi andando al campo sportivo mi sono accorto che non riesco più a vedere da lontano e che il colore verde mi abbaglia gli occhi.
Purtroppo dopo tanti anni che una persona s’è abituata tutto il giorno a fissare le pareti della sua tomba poi è difficile riuscire a vedere lontano.

9/07/2015
Questa notte ho fatto un bel sogno.
E questa mattina quando mi sono svegliato ho pensato che appena alcuni mesi fa non riuscivo più a sognare, invece da quando non ho più l’ergastolo ostativo ho iniziato di nuovo.
Mi piace sognare perché quando lo faccio la mia cella e il mio cuore non hanno confini.

10/07/2015
Molti giovani detenuti mi scrivono dai loro carceri per chiedermi consigli.
Oggi ho ricevuto questa lettera da Massimo, giovane ergastolano, detenuto nel carcere di Porto Azzurro:
Ciao Carmelo,
come stai? Io un po’ incasinato. Ho preso una denuncia per minaccia a Pubblico Ufficiale. Pensi che sarà valutata in modo negativo? Perché ho fatto l’istanza per Volterra, cavolo menomale che qui si stava bene. Mi stanno martellando, per niente, ho già subito quattro perquisizioni in un mese. Alla fine sono scoppiato, ma credo che sia umano quando vedi trattare la tua roba personale come stracci. Mi hanno preso di mira ma io non so cosa vogliono da me, mi faccio la mia galera senza disturbare nessuno, mi alleno, ascolto la musica, scrivo, leggo e non faccio comunella con nessuno. Ci deve essere qualche bugiardo che va giù a raccontare delle stupidaggini sul mio conto e questo l’ho capito dalle parole del vice comandante che mi ha detto: “Io è quaranta anni che faccio questo lavoro e so riconoscere un criminale da uno sbandato.”
Vorrei tanto capire da dove, anzi, come ha dedotto che io sarei un criminale, dato che mi ha visto una volta; comunque, cosa mi consigli Carmelo?

11/07/2015
In carcere, forse per colpa del cemento e del ferro, si soffre di più il caldo, e questa notte non c’era un alito di vento.
Non sono riuscito a chiudere occhio ed ho pensato fino all’alba a cosa è stata la mia vita e a che cosa avrebbe potuto essere.

12/07/2015
Ho letto sul giornale che un altro ergastolano s’è tolto la vita in carcere.
D’altronde la vita vale poco quando sai che rimarrai in prigione tutta la vita perché la società ti urla “Mai, Mai, Mai,” uscirai dalla tua tomba.
Purtroppo per molti detenuti delle nostre “Patrie Galere”vale più la morte che la vita.

 

 


13/07/2015
Oggi, a una guardia che mi rimprovera che sorrido sempre,  ho detto che il sorriso è la migliore “vendetta” di chi subisce una cattiveria.

14/07/2015
La prossima settimana andrò in permesso, per il compleanno. Il tempo dell’attesa è infinito, i giorni non mi passano più.

15/07/2015
In un mio intervento alla redazione di Ristretti Orizzonti oggi ho detto che se lotti contro l’Assassino dei Sogni sei considerato matto e se non lo fai sei furbo.
Io però preferisco essere considerato matto…

16/07/2015
Oggi pensavo che un ergastolano ama la libertà più di qualsiasi uomo libero, il guaio è che per soffrire di meno lo nasconde al suo cuore.

17/07/2015
In un articolo ho scritto che spesso è il carcere che forma i delinquenti anche perché ai detenuti per viverci viene concessa una misera manciata di metri in lunghezza e in larghezza.

18/07/2015
Ho dedicato il mio ultimo libro “Fuga dall’Assassino dei Sogni” a Papa Francesco per avere abolito l’ergastolo nella città del Vaticano.
E oggi gli ho spedito una copia del libro, con questa dedica:
-
Caro papa Francesco, ti ho dedicato questo libro perché hai avuto il coraggio di parlare di noi, uomini ombra, condannati all’ergastolo, “cattivi e colpevoli per sempre”, condannati alla Pena di Morte nascosta, come l’hai chiamata tu. Grazie. Con affetto.

19/07/2015
Mi ha scritto Pasquale, che è stato deportato nel carcere di Oristano in Sardegna:
Caro Carmelo, ho ricevuto e rispondo alla tua del 26 giugno. Nelle carceri non puoi che incattivirti per il modo disumano con cui prendono certe decisioni. Erano quindici anni che non vedevo mio fratello Antonio, ora si trovava sotto di me, in AS3; siccome mi hanno messo di fronte alla porta del passeggio, tutti i giorni mio fratello faceva un salto a salutarmi. Ieri non l’avevo visto, vado a telefonare, c’erano anche i figli, mio fratello Vito mi chiede come mai Antonio ancora doveva telefonare, gli rispondo che non lo so. Rientro in cella e busso sotto e mi dicono che l’hanno trasferito.
Ormai hanno fatto diventare routine la crudeltà. Al DAP ormai vige la disumanità. Dopo tanti anni non si finisce di meravigliarsi delle cattiverie che sono capaci di escogitare… Scusami per lo sfogo, ma sono incazzato per questa ulteriore malvagità che mi hanno fatto.

20/07/2015
Dicono che in carcere si sta fresco, ma non è vero.
In questi giorni fa troppo caldo, sopra la mia cella c’è il tetto dove picchia il sole tutto il giorno. E di notte per trovare un po’ di fresco dormo per terra con sotto un grande asciugamano di spugna.

21/07/2015
Stanotte ho fatto un brutto sogno.
Un vero e proprio incubo.
Ero chiuso in una cella dove le pareti mia cella si restringevano e il soffitto si abbassava per raggiungere il pavimento.
E non avevo nessuna via di fuga.

22/07/2015
Qualche minuto prima dell’orario di chiusura della cella mi metto sempre a fumarmi una sigaretta davanti al finestrone del corridoio, per prendermi un po’ di aria fresca.
Oggi mi è venuto in mente che nei primi anni quando mi affacciavo alle sbarre della finestra a guardare il muro di cinta mi sembrava che il mondo là fuori mi chiamasse, adesso invece mi sembra che s’è abituato a stare senza di me.

23/07/2015
Avevo smesso di sognare per paura di spezzarmi il cuore e invece incredibilmente domani esco per passare il sessantesimo compleanno, da uomo libero, insieme alla mia famiglia.

24/07/2015
(…) concede, a Musumeci Carmelo, sopra generalizzato, il permesso di recarsi a Bevagna (PG) presso la Comunità Papa Giovanni XXIII, Casa di Accoglienza “Il Sogno di Maria” (…) Il detenuto uscirà dalla Casa di Reclusione di Padova alle ore 9.00 del 24 luglio 2015 e vi farà rientro alle ore 20.00 del giorno 27 luglio 2015.
 
Questa mattina sono ritornato alla vita.
Mi si sono spalancate le porte del carcere e del mio cuore.
E fuori dal carcere c’era il mio “Diavolo Custode” che mi aspettava.

25/07/2015
Oggi mi hanno raggiunto i miei familiari.
Ed ho passato una delle giornate più belle della mia vita.
Ho giocato tutto il giorno con i miei nipotini.
Solo oggi mi sono accorto che sono invecchiato perché non riuscivo a stargli dietro.
Ed ho pensato che nei sogni si fatica di meno.
 

26/07/2015
Domani compio sessant’anni, ma è anche il giorno che debbo rientrare in carcere, e la mia famiglia e la Comunità Papa Giovanni XXIII hanno deciso di festeggiare oggi il mio compleanno.
Sono venuti a trovarmi da tutte le parti d’Italia (anche dalla Sardegna).
E mi hanno fatto una festa bellissima.
In alcuni momenti pensavo che non meritassi tanta felicità, ma spero di meritarla in futuro per ricambiare tutto l’amore e il bene che sto ricevendo da tante persone che ho incontrato in questa mia nuova vita.
 

27/07/2015 
Oggi è stato il giorno delle telefonate e mi sono arrivate centinaia di telefonate di auguri da tutte le parti d’Italia.
Bellissime le parole che mi sono arrivate dalle sorelle di clausura del monastero di Pratovecchio capitanate da Suor Grazia.
Poi il mio “Diavolo Custode” mi ha riportato di nuovo dentro l’Assassino dei Sogni di Padova, ma mi ha promesso che un giorno mi verrà a prendere per sempre.
Sono tranquillo perché mi dicono che gli angeli mantengono le promesse.
L’unica paura che ho è che il mio “Diavolo Custode” è un po’ lenta sic!

28/07/2015
Questa mattina mi sono di nuovo svegliato in carcere e la mia cella mi è sembrata più piccola, forse perché in questi giorni trascorsi da uomo libero il mio cuore s’è un po’ allargato.

29/07/2015
Qualche mio compagno mi ha detto che ho ancora l’aria imbambolata dalla libertà.
È vero: ho ancora davanti ai miei occhi le immagini del mondo dei vivi, dei miei familiari e dei miei nipotini.

30/07/2015
Suor Marta, sorella di clausura del monastero di Lagrimone, dopo aver letto “Fuga dall’Assassino dei Sogni” mi ha scritto:
(…) Io mi sono commossa alle lacrime nel capitolo XLIV: “ deciso di andare incontro alla morte”.  In quel capitolo emerge una pacata, ma profonda e coinvolgente lotta-giustificazione interiore per dare vita alla libertà della persona e pienezza senza ostacoli all’amore che da sempre la possiede. A specchio della sua decisione ci sono le persone che ama teneramente. Tragiche e colme di tenerezza amorosa le lettere alla compagna e a Nadia. Non sembra il dolore averla vinta, ma l’amore, la vera libertà a cui l’uomo aspira. Ritengo che anche il capitolo XLV sia di una ricchezza straordinaria, una pagina di grande autore.
Pure Suor Daniela mi ha scritto:
Ciao Carmelo. Ho cominciato a leggere il tuo libro. Stile avvincente. Difficile smettere.

31/07/2015
Il mio libro “Fuga dall’Assassino dei Sogni” che ho dedicato a Papa Francesco è arrivato nelle mani del Pontefice.
Oggi ho ricevuto una lettera da Don Antonio:
Carissimo Carmelo, ho avuto oggi la conferma dal mio “postino” che il tuo libro è stato consegnato direttamente nelle mani di papa Francesco, con le dovute spiegazioni. Il papa ha avuto attenzione ed un sorriso di accoglienza. Giustamente il mio “postino” ha commentato che difficilmente il papa avrà il tempo di leggerlo, visto che riceve circa 1000 lettere al giorno… ma il filo diretto c’è stato. Anche ai tuoi amici che hanno collaborato alla realizzazione del libro lo puoi dire con sicurezza e soddisfazione. Un affettuoso abbraccio.
 
 
 
 

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