Diario Agosto 2015
DIARIO AGOSTO 2015
1/08/2015
Ho ricevuto queste parole malinconiche da un mio compagno ergastolano dal carcere di Fossombrone:
Carmelo, qui fa caldo… non si respira e di aprire le celle non se ne parla proprio. Non so nemmeno cosa sto scrivendo… il caldo non mi fa concentrare e purtroppo sono un paio di giorni che non sto bene… mi sembra tutto inutile, insensato questa condanna maledetta mi sta devastando l’anima, mi sembra di aver perso le forze. Sarà il caldo, sarà la carcerite cronica che ho? Boh!
2/08/2015
Oggi pensavo che la stragrande maggioranza dei detenuti vivono del passato (a volte anche di futuro) perché il presente per loro è troppo duro e amaro.
3/08/2015
Cerco sempre di dare voce alla voce sepolte dei detenuti e delle detenute.
Viola dal carcere femminile di Modena mi ha scritto:
(…) Qui ci sono solo diciotto celle divise da uno stanzino dove si potrebbero fare le telefonate, scrivo così perché con il via vai fra le prime e le ultime e con quel vecchio rottame di telefono è praticamente impossibile godersi l’unica telefonata che si può fare in una settimana, che non dura quasi mai dieci minuti, e molto spesso la linea è disturbata o a volte si interrompe e non ci è permesso rifarla. Il femminile cade a pezzi, tutto è ingiusto, abbiamo solo tre docce, che oltretutto si intasano sempre. Le tv sono vecchie e murate e hanno oscurato quasi tutti i canali. Chi non ha soldi qui se la passa molto male, c’è un degrado assurdo, i muri sembrano trasudare malessere, cattiveria, invidia, paura; le cose concesse nella spesa sono scadenti e i prezzi si sono alzati di brutto. La scelta dei prodotti è scarsissima. La biblioteca apre solo per 30 minuti (se apre…) Il cibo ti fa venire voglia di diventare anoressica, il menù è assurdo, con questo caldo non si può far cucinare piatti di cibi invernali. La carne sembra suola di scarpe. Ci sono due educatori del Sert per l’intero istituto, due volontari, quattro educatori che se sei fortunata ogni tre o quattro mesi.Psicologa e psichiatra le vedi solo se fai qualche gesto estremo (…)
4/08/2015
Oggi ho pensato che la libertà senza amore non vale nulla, ma con l’amore nel cuore in carcere si soffre di più.
5/08/2015
Sto continuando a scrivere le nuove avventure di Zanna Blu per i miei nipotini e sto pensando che la scrittura non solo mi ha salvato dall’Assassino dei Sogni ma anche da me stesso.
6/08/2015
Oggi ho scritto alla mia compagna che io non potrò mai essere felice se non riuscirò a fare felice lei.
7/08/2015
Ad una educatrice ho detto quello che pensavo e le ho confidato che nella maggioranza dei casi i detenuti vivono generalmente in regimi dispostici e assolutistici, trattati, appunto, da schiavi.
8/08/2015
In questi giorni ho ricevuto delle belle parole, da uno sconosciuto, che ogni tanto rileggo perché mi hanno portato nel cuore, dal mondo dei vivi, quell’amore sociale che mi manca tanto:
Gentile Carmelo, mi chiamo Giacomo, sono un ricercatore che lavora nel contesto della lotta alla malaria e altre malattie infettive in Botswana, nell’Africa australe. Qui i giornali italiani non arrivano e così mia mamma ogni tanto mi manda un pacco con La Stampa, qualche libro, un pezzo di perorino romano e cosine per le mie bambine… In un numero della Stampa di metà giugno (letto ieri) ho trovato la sua storia e il sito internet dove approfondire. Le sono grato di aprire questo sguardo sulla realtà che vive, dignitosamente e con una forza speciale. Solo questo, un grazie enorme. Continuerò a leggerla e a seguire la sua vicenda. Cordiali saluti, Giacomo.
9/08/2015
Sul mio ultimo libro “Fuga dall’Assassino dei Sogni” suor Grazia mi ha scritto:
Sto facendo conoscere il tuo nuovo libro, i capitoli in cui si tratta di Pianosa e Asinara sono interessanti e fanno rabbrividire, mi chiedo sempre come tu abbia fatto a sopravvivere.
Certo che tu non hai paura di nessuno… alcune cose è bene che si sappiano, ma c’è anche il rischio per chi le scrive.
10/08/2015
Oggi osservando alcuni comportamenti di alcuni miei compagni nel cortile del passeggio ho pensato che la galera fa diventare vecchi i giovani e bambini i vecchi.
11/08/2015
Gabriella, sul mio ultimo libro, mi ha scritto:
Ho letto quell’atroce libro; mi chiedo sempre, quando sento tali disumanità, cosa sia il male, da dove venga, come si possano compiere azioni così terribili su un uomo che tu spesso reputi colpevole di gravi reati. È un libro dove però c’è anche l’amore, un amore che vince anche sul male, un amore per la sua compagna, un amore stupendo di un papà che ama i suoi figli, quell’amore che ho percepito quel giorno che ho incontrato per la prima volta Carmelo al convegno: mai dimenticherò il suo sguardo verso Barbara, le sue carezze, un papà di cui deve andare fiera. E poi c’è l’amore grande per il suo angelo custode, si sente in ogni parola di quel capitolo.
12/08/2015
Questa notte, all’ora della conta, la guardia ha sbattuto forte lo spioncino, mi sono svegliato e non sono più riuscito a prendere sonno.
Ho pensato che l’Assassino dei Sogni vuole sempre sapere dove sono i suoi prigionieri, cosa stanno facendo e addirittura a volte vuole persino sapere a cosa stanno pensando.
13/08/2015
Oggi a un mio compagno hanno fatto rapporto disciplinare e mi ha chiesto se gli facevo l’istanza per impugnarlo all’Ufficio di Sorveglianza.
Gli ho scritto il reclamo, ma poi gli ho detto di non illudersi che gli diano ragione perché in carcere non basta avere ragione, perché qui è difficile, spesso impossibile, difendere la verità.
14/08/2015
Suor Marie Agnes sta leggendo il mio ultimo libro “Fuga dall’Assassino dei Sogni” e oggi ho ricevuto queste sue parole che mi hanno fatto veramente commuovere:
(…)ho quasi finito il tuo libro. Ho dovuto fermarmi alla pagina 181 perché alle 19.30 avevamo la messa. E allora mi è venuta una unica cosa da dirti… voglio chiederti perdono per tutto il male che te e i tuoi compagni d’infortuna avete subito. Chiederti perdono perché mentre ti facevi bastonare di notte io probabilmente dormivo. Dopo, alla messa, non ho fatto altro che chiedere perdono per il male che avete ricevuto. E ogni volta che non siamo apostoli della carità e dell’amore facciamo parte di questa catena del male.
15/08/2015
Oggi ho chiamato a casa, c’erano tutti, riuniti per fare festa. Mancavo solo io, come sempre sic!
16/08/2015
Ho iniziato a preparare l’ultimo esame che mi è rimasto, “Storia della Filosofia Antica”, ma sto facendo molta fatica a capire la “metafisica” di Aristotele, forse per il caldo, ma probabilmente non riesco a concentrarmi perché da quando sto uscendo in permesso ho la testa e il cuore al di là del muro di cinta.
17/08/2015
Ho letto che un altro detenuto si è tolto la vita e ho pensato con tristezza che molti prigionieri forse si suicidano alle sbarre della loro finestra perché fuori non hanno niente e nessuno.
18/08/2015
Riesco a riflettere di più quando sono infelice, e questa notte lo ero molto.
Ed ho pensato che forse è umano mettere una persona in carcere quando fa del male, ma è disumano non perdonarlo e non aprirgli un giorno la porta della cella.
19/08/2015
Ho saputo che a settembre faranno una ristampa del mio ultimo libro “Fuga dall’Assassino dei Sogni”.
Spero un giorno di riuscire a pubblicare tutti i miei manoscritti che ho ancora sotto la branda, perché in ventiquattro anni di carcere non c’è mai stato un giorno in cui non abbia scritto qualcosa, a parte quando mi mettevano nelle celle lisce e mi levavano la carta e la penna.
Mi ricordo che una volta avevo finito la carta e per un periodo scrissi sulla carta igienica.
20/08/2015
Mi ero dimenticato com’era bello aspettare qualcosa.
In questo periodo guardo di continuo il calendario per aspettare quando potrò di nuovo uscire in permesso.
E oggi ho pensato che fino a poco tempo non tenevo in cella neppure un calendario, adesso invece ne ho tre attaccati alla parete sic!
21/08/2015
Per convincerlo a lottare di più, ho scritto a un mio compagno ergastolano che molti di noi pensano di uscire perché crederlo gli serve per vivere, ma per uno che ci riesce chissà quanti ne moriranno in carcere.
22/08/2015
Questa notte pensavo che se sogni troppo la libertà rischi di perderla, ma se non la sogni rischi di dimenticartela.
23/08/2015
Oggi mi è arrivato questo biglietto da Roverto Cobertera, l’uomo di colore con doppia cittadinanza, domenicana e statunitense, condannato all’ergastolo ma innocente, con queste disperate parole:
Caro Carmelo, scusami di non essere potuto scendere al campo, mi sento un po’ giù di morale. Mi sto sforzando di mettere le idee in ordine per prepararmi psicologicamente per lo sciopero della fame. Non sento nessun tipo di emozione per il risultato dell’interrogatorio, perché io so come sono andate le cose. E lo sa anche la procura che ha condotto l’indagine. Trovo vergognoso dover parlare ancora di questa vergogna che non provano questi magistrati convinti di essere Dio. Non provo rabbia per questo sistema nazista e fascista, ma con me stesso, per essere venuto a cadere in questo sistema medievale. Ricevi un forte abbraccio.
24/08/2015
Quando c’è tanta gente intorno a me spesso mi sento ancora più solo.
E oggi mi sono sentito solo per tutto il giorno.
Stasera invece quando mi hanno chiuso il cancello alle mie spalle mi sono sentito in compagnia del mio cuore.
25/08/2015
Da quando sto uscendo in permesso sto incominciando a fare progetti e ho iniziato ad avere paura, dopo tanti anni di carcere, di non essere più in tempo a rientrare in famiglia e nella società.
26/08/2015
Oggi per consolare un giovane detenuto da poco condannato alla pena dell’ergastolo gli ho raccontato che tanti anni fa, quando mi avevano condannato all’ergastolo, mi ero chiesto cosa avrei dovuto fare con una compagna e due figli al di là del muro di cinta.
Mi ricordo che in un primo momento mi risposi che la cosa migliore sarebbe stata morire, ma il mio cuore si rifiutava di farlo e per accontentarlo decisi di vivere e di lottare.
E adesso che, dopo ventiquattro anni di carcere, ho iniziato a uscire in permesso e riabbracciare la mia compagna, i miei figli e i miei nipotini al di là del muro di cinta, credo di aver fatto la scelta migliore.
27/08/2015
Lucia ha commentato il mio ultimo libro:
Ho letto velocemente “Fuga dall’Assassino dei Sogni” perché le parole scorrono fluidamente. Quanto all’argomento, beh, quello non scorre fluidamente e viene giù pietra su pietra e la domanda è sempre la stessa; ma come mai anche ora che tutto (o quasi) è alla luce del giorno, non cambia niente? Perché solo i cuori aperti e sensibili reagiscono con sdegno e tutti gli altri (i cuori di tutti coloro e gestiscono il potere) restano indifferenti? Perché la maggior parte della gente, la massa, è completamente addormentata? Quanto i poteri occulti lavorano perché questo torpore venga mantenuto? Se ci si pensa c’è da impazzire.
28/08/2015
Un compagno che è uscito dopo tanti anni di carcere mi ha scritto queste parole, che mi hanno fatto riflettere:
-Carmelo, il carcere è duro, ma quello che viene dopo è ancora più duro.
29/08/2015
Oggi per farmi coraggio ho pensato che l’Assassino dei Sogni mi ha portato via quasi tutto, ma non l’amore della mia compagna, dei miei figli e ora anche dei miei nipotini.
30/08/2015 Una guardia che legge i miei articoli in rete mi ha detto che non gli piace come e quello che scrivo perché parlo sempre male di loro e del carcere. Gli ho sorriso (i sorrisi sono le “armi” migliori dei prigionieri) e gli ho risposto che tutti hanno qualcosa da dire, ma sono in pochi quelli che lo dicono e ancora meno quelli che hanno in coraggio di scriverlo.
31/08/2015 Oggi è l’ultimo giorno del mese e da quando sto uscendo in permesso non vedo l’ora di girare il calendario che ho attaccato alla parete della mia cella.
Torna alla lista